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Vannacci, istigazione all’odio. Ecco perché la procura di Roma accusa il generale: “Come Galileo Galilei”

Pubblicato il 26/02/2024 15:57 - Aggiornato il 26/02/2024 15:59

Il generale dell’Esercito Roberto Vannacci è indagato a Roma in relazione ad alcune affermazioni che compaiono nel suo libro “Il mondo al contrario”, che tanto aveva fatto discutere al momento dell’uscita e che aveva provocato accuse da parte dell’opposizione per alcune frasi ritenute di stampo omofobo e razziste dal centrosinistra. Nei confronti di Vannacci ora viene contestato il reato di istigazione all’odio razziale.

In base a quanto riportato da Repubblica, il procedimento è stato avviato dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da alcune associazioni. “Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!” si legge in una nota diffusa dalla Lega dopo la notizia dell’indagine. Lo stesso avvocato del generale Vannacci ha poi commentato… (Continua dopo la foto)

”L’unica istigazione fatta è quella alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio”, ha commentato l’avvocato Giorgio Carta, alla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per istigazione all’odio razziale.”Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato ‘assolto’ – ironizza – Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima”.