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“Vaccinata 4 volte”, muore ricoverata per ictus. La denuncia dei figli

Pubblicato il 30/07/2021 13:43

Una donna di 81 anni,  Emilia Maria Lodroni, è morta giovedì nel reparto di neuro-riabilitazione dell’Istituto Maugeri di Pavia. La signora Lodroni era ricoverata da metà aprile a causa di un ictus e il suo decesso ora è sotto indagine della Procura di Pavia. Perché? Perché Emilia è stata “vaccinata 4 volte”.

Soltanto qualche giorno fa i figli hanno scoperto che durante il ricovero la madre era stata vaccinata contro il Covid per la seconda volta. Ma prima di ammalarsi, il 4 e il 25 marzo, aveva già ricevuto due dosi Pfizer. Durante il suo ricovero alla Maugeri, la donna ha ricevuto altre due dosi, questa volta con il vaccino Moderna.

Lunedì due agosto si svolgerà l’autopsia disposta dal procuratore Valeria Biscottini, a cui sono state affidate le indagini. I figli che hanno presentato la denuncia ai carabinieri dichiarano: “Non siamo stati informati della seconda vaccinazione contro il Covid effettuata su nostra madre mentre era ricoverata all’Istituto Maugeri per la riabilitazione dopo l’ictus. Se ci avessero avvisati prima, li avremmo bloccati visto che la mamma aveva già ricevuto il vaccino.”

L’autopsia servirà per fare chiarezza e capire se può esserci “collegamento tra il decesso e il sovradosaggio di vaccini”. Stando alle dichiarazioni dei figli il percorso di riabilitazione della madre “sembrava procedere nel migliori dei modi”. Poi, la situazione si è complicata: “La mamma purtroppo era in stato vegetativo”. È stato in quel momento che per caso, grazie a un foglio trovato sul comodino accanto al suo letto, sono venuti a conoscenza che la mamma aveva ricevuto la doppia inoculazione del vaccino Moderna (26 maggio e 5 luglio).

“Secondo quanto si apprende in ambienti ospedalieri, quando è arrivata nello scorso aprile sulla sua scheda ospedaliera non sarebbe risultato, e anche il portale regionale non avrebbe segnalato la sua avvenuta immunizzazione”, si legge su Milano Corriere da cui riprendiamo la notizia. È quindi da verificare se la documentazione presentata al suo arrivo conteneva o meno l’indicazione della prima vaccinazione ricevuta.