Di seguito riportiamo la lettera di testimonianza di una famiglia che chiede allo Stato delle risposte.
“Buongiorno senatore, mi chiamo E.C. e abito a R., il 15 giugno del 2021 è nato nostro figlio, un meraviglioso bambino, bellissimo, intelligentissimo e buonissimo, il suo nome è Manuel.
Durante la gravidanza tutti gli esami erano perfetti, il bambino era sanissimo da come ci dicevano i medici. Al secondo mese di vita il suo pediatra ci ha indicato di fare il primo vaccino (esavalente) e così abbiamo fatto, già i primi giorni dopo il vaccino il bambino era più nervoso del solito e la notte piangeva in modo incessante, lo portavamo in ospedale ma ci dicevano che si trattava di colichette, lo abbiamo portato sei volte e ci hanno risposto sempre allo stesso modo. Al quarto mese la pediatra ci ha detto di fare il richiamo del vaccino, intanto i pianti erano sempre più forti, abbiamo fatto il richiamo e una settimana dopo gli è stato diagnosticato un ependimoma (tumore al cervello).
Io e mia moglie stavamo impazzendo, non riuscivamo a crederci, la notte non riuscivo a dormire e ho cominciato a fare ricerche: l’ependimoma può verificarsi a un bambino su un milione dopo la somministrazione del vaccino esavalente, poiché in quello della poleomelite, che fa parte dei sei vaccini si trova una sostanza detta sv40 che avrebbe capacità mutagene e oncogene inducendo alcune volte a casi di ependimoma.
Tutto ciò l’ho trovato sui siti di medicina americana e viene citato anche sul sito dell’Airc. Manuel ha subito tre interventi, 75 giorni di terapia intensiva, 20 giorni di oncologia e da pochi giorni è tornato a casa, tra l’altro è positivo al covid poiché infettato in ospedale, i medici lo hanno mandato lo stesso a casa, dicono che non è pericoloso.
Non vi dico in che condizioni è tornato, in questo momento sta dormendo vicino a me ventilato, lo Stato deve darci una risposta per tutte le sofferenze che sta passando mio figlio. Non sono un No Vax, ho fatto tutti i vaccini compreso quello del covid.