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Attacco hacker blocca il Pnrr. Il governo dei “peggiori” beffato da un pirata informatico

Pubblicato il 05/05/2022 09:08

Un ministero diventato il simbolo del nuovo corso grillino, quello della Transizione Ecologica. Affidato a Roberto Cingolani in pompa magna e accompagnato da slogan come “rivoluzione green”, “Italia 2.0” e via dicendo, tutti rigorosamente proiettati verso un futuro più tecnologico e sostenibile. Belle parole, come sempre. Nei fatti, però, qualcosa ha finito per incepparsi quasi subito, trasformando il totem del M5S in un argomento imbarazzante del quale parlare il meno possibile, almeno per ora. Sì perché, che ci crediate o no, in realtà da un mese i computer del ministero funzionano a singhiozzo, paralizzando di fatto molte attività della struttura. Il motivo? Tenetevi forte.

Uno stop, quello del ministero della Transizione Ecologica, che ha finito per rallentare anche diversi progetti e missioni previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il famigerato Pnrr che proprio a Cingolani e alla sua struttura ha riconosciuto un ruolo chiave. E invece tutto è fermo, tanto da costringere l’Autorità nazionale di cyber security a intervenire. Sì perchè a causare tutto questo trambusto è stato un semplice attacco hacker, di quelli che tanti altri siti sono costretti ad affrontare a cadenza regolare. E che però ha completamente paralizzato il ministero.

Come spiegato da Claudio Querques sulle pagine del Tempo, l’attacco risale al 6 aprile scorso, ma proprio quando si pensava che il problema fosse risolto ecco che i pirati informatici sono tornati a colpire duro. Risultato? “La paralisi ha messo in crisi le tabelle stilate dagli uffici, il cosiddetto cronoprogramma, parte integrante e decisiva delle missioni previste dal Pnrr”. Tutti progetti che, senza un accesso alla banca dati, rischiano di subire uno stop a tempo indeterminato.

Ufficialmente, ha rivelato il Tempo, l’attacco hacker è stato derubricato a “garbuglio tecnico” per non allarmare ulteriormente il personale. Il risultato, però, è lo stesso: il ministero che doveva rappresentare il fiore all’occhiello del nuovo corso grillino è in panne, con riunioni che slittano e un clima ormai rovente. Il ministero ha rilanciato il tema della cyber-sicurezza nella pubblica amministrazione, invitando il governo a nuovi interventi. Nel frattempo, però, il tanto decantato Pnrr resta bloccato. E l’imbarazzo si fa sempre più evidente.

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