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“Un lockdown di fatto”: Covid, torna l’incubo di una paralisi generale. L’idea del governo

Pubblicato il 08/07/2022 09:23

I virologi, da settimane, continuano a predicare calma: vero che i contagi sono in rapida risalita a causa delle sottovarianti Omicron del Covid, ma è altrettanto vero che, per fortuna, la stragrande maggioranza dei pazienti che entra a contatto con questa forma del virus si ritrova a fare i conti con sintomi molto lievi. Parole che non arrivano, evidentemente, dalle parti del governo, con il ministro della Salute Roberto Speranza che continua a lavorare per preparare il terreno a una nuova, prossima campagna di vaccinazione di massa, dai contorni sempre più definiti.

A conferma di quanto ci aspetta nei prossimi mesi, con il ritorno dell’autunno e l’abbassamento delle temperature, la Fondazione Gimbe nel suo ultimo report ha parlato di una “crescita esponenziale dei contagi, che non contabilizza il sommerso dei casi non dichiarati”. Gli effetti dell’ondata estiva, stando al dossier, presto potrebbero farsi sentire in pieno: “Quarta dose al palo e con grandi differenze regionali nelle coperture e un’alta percentuale di popolazione sintomatica o isolata, che rischia di determinare un ‘lockdown di fatto’ su vari servizi, inclusi quelli turistici”.

Il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta ha quindi messo gli italiani in guardia: “In questa fase, oltre ad accelerare la somministrazione della quarta dose dei pazienti vulnerabili, è indispensabile contenere la circolazione virale usando le mascherine”. Nella settimana dal 29 giugno al 5 luglio, i nuovi casi di Covid sono stati 595.349, in aumento del 55% rispetto alla settimana precedente.

Paradossale che, anche di fronte al recente boom di positivi, la gran parte degli scienziati continui in realtà a invitare tutti a non spaventarsi, sottolineando la scarsa pressione sugli ospedali, dove i reparti di terapia intensiva non sono affollatti, e la leggerezza dei sintomi nella maggior parte dei pazienti. “Proteggere anziani e fragili” dovrebbe essere, quindi, la priorità dell’esecutivo. Che invece sembra intenzionato a procedere, ancora una volta, con vaccinazioni di massa e obblighi per tutti, non appena sarà terminata l’estate.

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