In Italia, ahi noi, quando i cittadini non pagano le tasse finiscono subito nella lista nera dei cattivi pagatori con pesanti conseguenze (non c’è tregua nemmeno in questo periodi dalle incontestabili e legittime difficoltà), ma quando sono le aziende che danno il loro servizio alle Pa a non essere pagate dallo Stato, possono passare anche degli anni ma nessuno fa nulla. Sono molte le aziende che dovrebbero ricevere il loro compenso, che si trovano in condizioni di non poter pagare le imposte e che finiscono in fallimento proprio a causa del fatto che non vengono a loro volta pagate per il loro servizio svolto.
Rossella Pezzino de Geronimo, che oltre ad essere coordinatrice nazionale di “Imprese Ambiente” di Confedercontribuenti è amministratrice dell’azienda Dusty che vanta crediti con lo Stato, rammentando che il nuovo premier Draghi ha detto di voler sostenere l’imprenditoria sana, lancia un appello invitandolo a farlo “anche con noi imprenditori creditori dello Stato ‘morosi incolpevoli’, ma non evasori!”
L’imprenditrice dichiara: “Noi vogliamo pagare le tasse e tutti devono farlo per sostenere il Paese, ma lo Stato non deve essere usuraio. Draghi deve concederci di pagare i tributi, ma senza sanzioni ed interessi. Solo così potrà esserci una ripresa economica, altrimenti ci sarà il fallimento! Uno Stato debitore moroso nei confronti dei propri servitori deve sostenere, rispettare e non approfittare di loro o spremerli fino al fallimento. Non siamo evasori, ma apparteniamo alla categoria di imprese che vantano crediti dallo Stato. Siamo costretti ad avere un debito tributario elevatissimo, perché gravato da sanzioni ed interessi, ma incolpevolmente ed unicamente perché la Pubblica amministrazione (nostro cliente unico) non rispetta le condizioni di reciprocità per quanto attiene alle modalità di pagamento”.
La richiesta avanzata è chiara: “Chiediamo al nuovo governo e al premier Draghi che provveda ad emanare un nuovo decreto che ci permetta di compensare i nostri debiti tributari con i nostri crediti certificati in piattaforma MEF, così da evitare di metterci ulteriormente in ginocchio”.
Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti, aggiunge: “Basta con chiacchiere e con affermazioni che non servono a nulla. Basta con demagogiche posizioni che non servono a risolvere i problemi delle imprese e degli italiani. Adesso serve un’azione concreta”.