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“Speranza il peggior ministro della Salute. Nonostante il lungo lockdown, abbiamo il più alto numero di morti”

Pubblicato il 10/05/2021 11:01

Per il senatore di Italexit Gianluigi Paragone non vi è alcun dubbio: “Al governo non sono riusciti a fronteggiare la pandemia e le loro decisioni hanno ammalorato l’economia reale”. “Altro che cambio di passo” che tutti si aspettavano con il governo Draghi, “mi sembra in assoluta continuità con quello precedente”, sottolinea Paragone durante l’intervista concessa a La Verità.

Di questo ne è una dimostrazione il fatto che nonostante “abbiamo sostenuto un lungo lockdown, in proporzione abbiamo il più alto numero di morti. Qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare”. Ma la linea adottata continua ad essere quella… “Speranza è il peggior ministro della Salute, è lui che dà le carte insieme al Club del Cts e ai consulenti di cui si circonda”.

Se è vero che da un lato piccole e medie imprese, lavoratori e famiglie hanno subito duri colpi, “vedo solo complicazioni e una precisa scelta di non sostenere le Pmi”, è altrettanto vero che c’è chi “sta facendo affari d’oro”: il mondo della finanza e delle multinazionali.

Del resto cosa ci si poteva aspettare dalla figura di Mario Draghi? “Il governatore di una banca centrale, di economia reale, non capisce una tubo”, dichiara il senatore, il quale prosegue spiegando: “Mario Draghi governa con la logica della banca centrale. Io lo chiamo il ‘governatatore dell’Italia’, che è un ruolo ben diverso da quello del presidente del Consiglio: sta applicando i concetti di Francoforte alla politica. Cosa volete ne sappia del settore dei matrimoni, fermo oramai da mesi, o dei paesi di montagna, che senza più servizi rischiano di scomparire?”

“Vedo solo complicazioni e una precisa scelta di non sostenere le Pmi”, basti pensare infatti che, come fa notare Paragone, “a maggio siamo ancora qui a discutere di restrizioni”, mentre “gli altri Paesi stanno già ricevendo turisti, l’Italia no”.

Infatti il senatore prevede il rischio che, “sotto il profilo imprenditoriale”, l’estate a cui stiamo andando incontro, “sarà complicata: con ogni probabilità peggiore rispetto a quella passata. L’anno scorso la maggior parte degli italiani sono rimasti qui e quindi, seppur per un periodo limitato, gli operatori del turismo hanno contenuto i danni. Quest’anno, invece, la tendenza sembra portare all’estero, la concorrenza è asimmetrica”. Come faceva notare Paragone gli altri Paesi stanno già ricevendo turisti.

Non solo, sotto tutti i punti di vista l’Italia è indietro: “Alla prima metà di maggio ancora vietiamo agli italiani di mangiare all’interno dei ristoranti. Non si può pensare che la ristorazione viva sperando nel bel tempo mentre i grandi del delivery proliferano. Gli operatori non hanno liquidità né ristori, mentre le multinazionali spadroneggiano gestendo enormi flussi di dati ed eludendo tasse.”

Insomma, il governo sta giocando con il fuoco mettendo a rischio l’estate, la vera ripartenza per le piccole e medie imprese e complicando ancora di più le cose. Come l’aspetto che riguarda il passaporto verde: “Mi sembra l’ennesimo esercizio contorto di burocrazia”.

Non solo complica enormemente le cose, ma il rischio è quello di andare “verso una limitazione della libertà di circolazione in base al censo”. “Il vaccino, che è una delle condizioni per ottenere il pass, è gratuito; mentre non lo sono i tamponi e i test, necessari per chi non ha ancora ricevuto la doppia dose o per chi non ha ancora contratto il virus e ne è guarito. Come Italexit, proporrò che il tampone o il test sierologico siano gratuiti”.