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Sinner e Djokovic stupiscono l’Australia. I veri campioni… Cosa hanno fatto. (VIDEO)

Pubblicato il 20/01/2024 13:56 - Aggiornato il 20/01/2024 13:58

Che Jannik Sinner e Novak Djokovic siano grandi tennisti è fuori discussione. Le loro vittorie illuminano gli Australian Open e la gente accorre ad ammirarli. Ma non è solo quello ad avere conquistato gli australiani e il mondo. Perché non basta essere campioni in campo. Specie in un ambiente difficile e un po’ isterico come il loro. Si può anche dimostrare altro, attraverso gesti e comportamenti. E i due avversari-amici hanno confermato di essere persone speciali, capaci di lasciare il segno anche fuori (o ai margini) del campo. Cominciamo dal serbo. Grintoso e implacabile con la racchetta in mano, fermo e coraggioso nelle proprie convinzioni. Come ha dimostrato la rinuncia a vaccinarsi che pure gli è costata tante critiche e la mancata partecipazione a tornei importanti, fra cui gli open d’Australia dell’anno scorso. Ma umano e persino dolce quando la partita è finita. (continua dopo il VIDEO)

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Lo dimostra l’attestato di stima che ha riservato al suo giovanissimo avversario del primo turno, il 2005 Dino Przmic. “Alzati e prenditi questi applausi”, ha infatti detto al ragazzino, che sedeva deluso, dopo una partita combattuta e avvincente. Un gesto meraviglioso, molto raro nel mondo del tennis. Il giovane croato era stato capace di vincere un set e di strappare il servizio per ben 4 volte al campione serbo. Che, ammirato, ha invitato il pubblico a rivolgere un’ovazione al suo avversario, commuovendo tutti. Il nostro Sinner, invece, si è confermato un ragazzo unico e sensibile. Gli organizzatori, nonostate sia il numero 4 del mondo e uno dei tennisti più apprezzati nel circuito, hanno programmato le prime tre partite disputate dal “rosso” di San Candido a mezzogiorno. Che a Melbourne non è il massimo, visto il caldo che moltiplica la fatica. (continua dopo la foto)

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Altri avrebbero dato di matto e protestato ferocemente. Sinner invece, con un sorriso, si è limitato a ringraziare chi dall’Italia aveva seguito le sue partite nonostante da noi iniziassero alle due di notte (l’orario corrispondente al mezzogiorno australiano). Un modo garbato per far notare che, forse, gli organizzatori potevano dimostrare un po’ più di riguardo. Oltretutto, Jannik sta giocando un grande tennis e così si penalizzano anche gli spettatori. La sua pacatezza, comunque, non è passata inosservata. E anche un grande campione del passato come Jim Courier, che lo stava intervistando, non ha potuto fare a meno di complimentarsi con lui.

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