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Senza Speranza! L’ex ministro messo in fuga dalla folla (di nuovo). “Vogliamo risposte”, ma lui riscappa (VIDEO)

Pubblicato il 04/04/2024 18:58 - Aggiornato il 04/04/2024 19:01

Roberto Speranza, ovunque vada, riceve un’accoglienza assai poco calorosa. Ma lui non demorde. In tour per promuovere il suo libro, che molto probabilmente non sarà un capolavoro letterario ma questo è un altro discorso, l’ex ministro è sempre accolto da una folla inferocita. E non stiamo esagerando, in epoca social i video rimbalzano da una parte all’altra. L’ultimo episodio a Ostia: è stato costretto a “depistare”, cambiare orario e sede dell’incontro all’ultimo minuto, per poi fuggire protetto da un cordone di Polizia, mentre i presenti gli urlavano “Assassino”, tra le altre cose: “Devi andare in galera”, “Dacci delle risposte”. Effettivamente, già il solo titolo del libro Perché guariremo suona come un affronto a chi, invece di “guarire”, si trova alle prese con danni collaterali importanti a seguito della vaccinazione: problemi cardiaci e un vasto spettro di effetti avversi che, purtroppo, abbiamo imparato a conoscere. Per tacere dei decessi da “malore improvviso”. Peraltro – poiché il libro risale al 2020, ma si era deciso di posporne le presentazioni – viene da chiedersi quando abbia trovato il tempo per scriverlo, l’ex ministro, dato che si era nel pieno di quella emergenza sanitaria affrontata nel peggiore dei modi. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Il depistaggio e la fuga

Roberto Speranza doveva dapprima parlare, alle 17, nella Palestra della Legalità all’Idroscalo, ma poi all’ultimo momento, data la presenza di un nutrito drappello di contestatori tra cui medici e danneggiati da vaccino, docenti sospesi, semplici cittadini, l’evento è stato spostato, alle 18, nella sala consiliare del municipio. Peccato (per Speranza) che anche lì fossero presenti i contestatori. A impedire che i contestatori aggredissero Speranza anche fisicamente, leggiamo su Il Giornale d’Italia, sono stati gli agenti di polizia e i carabinieri. L’ex ministro è stato scortato dalle forze dell’ordine fino alla sua automobile. Proprio l’ingente dispiegamento delle forze dell’ordine, Digos, polizia, carabinieri, addirittura con cellulari e assetto antisommossa, è un segnale del clima attorno alla figura di Roberto Speranza, e non possiamo certo dire che si tratti di sparuto gruppi di “No Vax”, anzi tutt’altro. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Le presunte  “minacce dai no vax”

Roberto Speranza solo a marzo ha chiarito con un post sui social network di non voler concorrere per la presidenza della Regione Basilicata a causa delle costanti “minacce dai no vax” che subirebbe con la sua famiglia. O magari perché lo avrebbero votato in pochi. Molto pochi.

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