x

x

Vai al contenuto

“Se mi dai 100 euro…”. Vergogna Sanità, cosa faceva il medico (VIDEO)

Pubblicato il 19/01/2024 11:25

E’ una storia malsana quella che arriva dalla Puglia, esattamente da Trani. Una vicenda che unisce la disonestà e il cinismo dei protagonisti a uno dei grandi problemi che colpisce i pazienti costretti a sottoporsi a esami importanti e urgenti. Sappiamo come i tagli alla Sanità operati dai governi in questi decenni abbiano martoriato tutto il sistema. I malati sono costretti ad aspettare mesi per accedere ai servizi che dovrebbero essere loro garantiti. Ma in questa catastrofe, c’è chi ci sguazza. E’ il caso di un dirigente dell’Unità di Radiologia del Pta di Trani, Franco Nemore, e di una sua infermiera. Che ora sono agli arresti domiciliari con le accuse di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.

<>

Le indagini della Polizia hanno accertato l’esistenza di un “sistema parallelo di prenotazioni”. In sintesi Nemore, con l’aiuto della sua collaboratrice, avrebbe chiesto ai pazienti bisognosi di cure più urgenti una somma fra i 100 e i 150 euro per accedere più velocemente agli esami. La polizia ha installato delle microcamere nascoste nello studio del medico. E i filmati mostrano il pagamento in denaro contante da parte di alcuni pazienti. Il dottore avrebbe anche cercato di contattare alcune delle persone che gli avevano consegnato denaro e di disfarsi della documentazione incriminante. Un caso che suscita ribrezzo. Non c’è niente di più disgustoso che approfittarsi del dolore di persone malate per arricchirsi. Ma è anche certo che se la Sanità non fosse ridotta in questo stato, certe cose non accadrebbero.