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“Non firmiamo più”. Rivolta degli Ordini dei medici contro Speranza: la lettera al vetriolo che sfiducia il ministro

Pubblicato il 01/06/2022 09:47 - Aggiornato il 03/08/2022 14:02

Gli ordini professionali dei sanitari sono in subbuglio totale. Se prima era solo una piccola schiera pronta a rischiare tutto, persino il posto di lavoro e lo stipendio, per lottare per la verità e andare contro le scelte antiscientifiche di Speranza&Co., adesso invece sono sempre di più quelli che dicono basta. E anche gli Ordini iniziano a tenerne conto. Il giochino è saltato, il bluff è stato smascherato. E così, dopo aver raccontato di quanto successo a Roma, Torino, Catania, Palermo, o di quanto accaduto all’Ordine dei farmacisti, ora è la volta degli odontoiatri dell’Ordine dei medici di La Spezia. Il presidente Sandro Sanvenero si rifiuterà di firmare, da oggi in poi, gli ordini di sospensione a carico dei medici non in regola con l’obbligo vaccinale. (Continua a leggere dopo la foto)

Sanvenero, che ha la responsabilità legale sulle sospensioni, ha annunciato questa sua presa di posizione sabato scorso con una lettera inviata a tutti i 240 medici iscritti all’Albo. L’oggetto della lettera era la convocazione di un’assemblea straordinaria per discutere proprio di questa decisione del presidente. Il quale così spiega a La Verità: “La decisione è mia ed è stata presa. Punto. Ho convocato l’assemblea perché adesso saranno gli iscritti a decidere se confermarmi o meno ancora presidente dell’Albo. Gli scritti devono sapere che se io resterò presidente non firmerei più quelle sospensioni e ho messo ai voti appunto per questo la mia permanenza all’Ordine”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Io sono un medico e il medico deve tutelare i pazienti e allora: la legge prevede che la vaccinazione sia un obbligo per impedire al medico di essere vettore di infezione, ma i dati, che non sono delle supposizioni, dimostrano che sarebbe corretto fare il contrario. A questo punto io non posso più obbligare nessuno”. L’Assemblea straordinaria è stata convocata per il prossimo 30 giugno. Sanvenero scrive nella sua lettera, datata appunto 28 maggio 2022, e ripresa da La Verità: “A distanza di due anni dati sanitari sul campo, pubblicati anche su riviste Internazionali, sono inequivocabili: la vaccinazione non mantiene gli obiettivi che la normativa emergenziale aveva posto, perché (indipendentemente dal numero di dosi ripetute) non permette di bloccare la diffusione né la trasmissione dell’infezione”. (Continua a leggere dopo la foto)

Uno schiaffo in faccia a Speranza, l’ennesimo. E così, mentre la comunità scientifica, quella vera: quella fatta da chi opera sul campo e chi fa ricerca a livello internazionale e non da Speranza e i suoi televirologi, si risveglia e si ribella, il ministro non sa più che pesci pigliare. Conclude Sanvenero: “Sono determinato a non avallare più con la mia firma nessun provvedimento di sospensione dall’Albo legata a tale normativa emergenziale”. Se il presidente non firma, nessuna sospensione può essere comminata”. Bravo!

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