Bollette, bollette e ancora bollette. Cifre astronomiche e che si prevede cresceranno ancora a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, ma non solo. Il governo promette un nuovo intervento ma gli italiani posso stare tutt’altro che tranquilli. Il premier Mario Draghi nel corso delle comunicazioni in Senato sugli sviluppi della guerra nell’Est Europa ha detto chiaro e tondo che “la guerra avrà conseguenze sul prezzo dell’energia, che dovremo affrontare con nuove misure a sostegno delle imprese e delle famiglie”. Ma come verranno finanziate queste misure? Il rischio, infatti, è che il peso dei rincari di gas e petrolio ricadranno come sempre sui conti delle famiglie. Come spiega Il Tempo, “nell’ultimo decreto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha evitato di accendere nuovo debito per finanziare l’impegno di circa 7 miliardi contro i rincari”. (Continua a leggere dopo la foto)
Continua Filippo Caleri: “Franco ha evitato di chiedere con il cappello in mano un allargamento dei cordoni della Borsa da parte di Bruxelles. E Draghi ha evitato di dovere usare la sua moral suasion con l’Europa per farsi autorizzare l’emissione di più titoli pubblici”. Ma oramai, a giudicare dai prezzi raggiunti da gas e petrolio sul mercato internazionale, l’intervento, per essere efficace, dovrà essere sostanzioso. Ed ecco il punto. “Visto l’esaurimento dei margini finanziari a disposizione il ricorso allo scostamento di bilancio sarà inevitabile. Ed è anche per questo che il segnale che il presidente del consiglio ora deve per forza avere a che fare con l’Europa. (Continua a leggere dopo la foto)
Le risorse servono, il gettito fiscale non ne dà a sufficienza per interventi straordinari. Non resta che il debito oltre il consentito. Chissà come lo qualificherà Draghi: buono (per gli investimenti) o cattivo (per la spesa improduttiva). Si dovrà comunque fare. Dal canto suo il premier ha fatto capire in tutti i modi che stavolta sarà l’Ue a decidere, dando flessibilità e risorse. Insomma siamo messi così: la possibilità di evitare rincari sulle nostre bollette dipende dall’Europa. Stiamo freschi allora… in tutti i sensi.
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