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“Quando mi sarà chiesto di vaccinarmi per poter continuare a lavorare, mi licenzierò”

Pubblicato il 08/09/2021 14:09 - Aggiornato il 08/09/2021 14:10

Egregio Gianluigi Paragone buonasera, mi chiamo D.G., non mi sono mai drogato, non ho mai rubato, lavoro consecutivamente da 36 anni, e sono padre di 2 figli.

Io e mia moglie siamo una famiglia disperata, in quanto ci ritroviamo a dover lottare per la tutela di tutti noi; un figlio che sta frequentando il quarto anno di università, purtroppo sempre più costretto con il ricatto a dover fare il siero sperimentale per poter conseguire un suo diritto, quello di potersi laureare, qualche giorno fa ha dovuto disdire un esame fissato per il 2 settembre, in quanto alcune farmacie, 11 per l’esattezza, erano piene; qualche giorno fa si era premunito di prenotare il test rapido ma si era sentito dire che non serviva prendere l’appuntamento.
La sua disperazione lo sta portando sempre più a dover abbandonare tutto, (il che sarebbe un peccato farlo in dirittura d’arrivo).

Attualmente nessuno di noi si è sottoposto al siero sperimentale, in quanto lo riteniamo pericoloso e non benefico, basterebbe fare l’esame d-dimero ad un soggetto vaccinato e capire cosa succede all’interno delle cellule.
Siamo una famiglia monoreddito, con un mutuo sulle spalle ed il mantenimento delle spese universitarie, dell’ appartamento in condivisione con altri studenti, non potrei permettermi di avere problemi con il siero sperimentale in quanto sono attualmente una persona invalida al 60% causa cardiopatia con 4 stent dal 2017.

Un figlio prossimo ai 12 anni da dover proteggere da questa follia mondiale.
Le radio e le televisioni danno notizie diverse da quello che è la realtà: sulla Gazzetta Ufficiale
apprendo che sono stati finanziati con il Governo Conte 50 milioni di € e poi 20 dal Governo Draghi a radio e televisioni per divulgare informazioni totalmente opposte da quello che si legge nel The Jerusalem Post, il TheTime & The Sunday Times, riviste autorevoli Lancet, notizie del CDC e FDA.
Ammirati dalle parole pronunciate negli eventi commemorativi del 27 Gennaio Giorno della Memoria, 25 Aprile Liberazione d’Italia, 02 Giugno Festa della Repubblica Italiana, 04 Novembre Festa dei Caduti, pronunciate dal Presidente Della Repubblica Sergio Mattarella, ci domandiamo come sia possibile tutto questo nonostante esistano:
l’art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana,
l’art. 5 del Trattato Internazionale di Oviedo,
l’art. 1 del Codice di Norimberga,
l’art. 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,
la Risoluzione 2361 del 27 gennaio 2021 dell’Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa che vieta di rendere obbligatoria la vaccinazione anti Covid-19,

Tutto questo ad oggi dimenticato volutamente sia da esponenti della politica sia da qualsiasi emittente radiotelevisiva, principalmente dalla RAI e FININVEST, ci sentiamo oggi discriminati e ricattati da chi ci dovrebbe tutelare, e catalogati come cittadini non degni di stare al mondo, basti sentire nelle tv nazionali cosa si permettono di dire nei confronti delle persone non vaccinate, domandandomi chi ha dato loro questa autorità piena di odio e disprezzo, sinceramente non vorrei essere figlio di uno di loro, proverei semplicemente vergogna.

Tutti i giorni, chiaramente su quotidiani meno blasonati leggo di giovani che muoiono o hanno reazioni avverse anche in modo permanente, fanno sempre notare dopo la vaccinazione e comunque nessuna correlazione, se le morti o le reazioni avverse sono sempre le stesse ci sarà un motivo.
Io e mia moglie abbiamo dedicato molto amore e tanto sacrificio nel crescere i nostri figli, nonostante lavorassi a 3 turni sino al 2017 momento dell’infarto, e sinceramente solo al pensiero che possa succedere qualche cosa, alla famiglia, ci terrorizza.
Nel momento in cui mi verrà chiesto di dovermi sottoporre al vaccino per poter continuare a lavorare aspetterò il licenziamento da parte dell’azienda decretando la fine di una famiglia con valori e principi sani, in quanto la banca ci prenderà la casa, e succederà quel che succederà.
I nostri animi, mio e di mia moglie, sono colmi di angoscia e avvilimento.