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“Quale virus ha ucciso il confronto democratico?”

Pubblicato il 27/07/2021 19:11

Di Lorenza Morello

Da oltre un anno a questa parte, avevo scelto il silenzio sul tema della pandemia e dintorni, non solo per aver tempo di fermarmi a studiare e leggere tutte le teorie e le posizioni, perché così dovrebbe fare chiunque vuole formarsi un libero convincimento, ma anche perché, non essendo mai stata (e non essendo nemmeno adesso) una “no vax” mi sono sentita stranita e ferita quando, per il solo fatto di aver parlato (badate bene, sempre dal punto di vista legale e mai da quello sanitario -che non è il mio-) di soppressione delle libertà in Italia o di soppressione dei diritti democratici mi sono sentita attaccare da più fronti e le mie presenze su tv e giornali (un tempo molto assidue) si sono ridotte all’osso. Alché voi direte: “Ti hanno dato una lezione e sei dinuovo qui che parli?” ebbene sì, ho deciso di sciogliere il silenzio dopo l’ennesima uscita fuori luogo di una persona che conosco e stimavo che in un post -non rivolto a me ma alla collettività – augurava ai non vaccinati di morire in terapia intensiva, senza nessuno ad occuparsi di loro.

Ora, il tema qui non è essere #provax o #novax (come detto io non appartengo a nessuna delle due fazioni, anche se farà comodo a molti etichettarmi ma sarà senza la mia autorizzazione, in quanto quando prendo una posizione non ne faccio mistero con nessuno e quindi non permetto a nessuno di catalogarmi) ma il fatto vero è che si sta precipitando verso una deriva pericolosa, e se nessuno in modo chiaro lo fa presente, sarà sempre peggio.
Ma vi rendete conto che l’altra sera un giornalista dello spessore di Paolo #Mieli invitava al dialogo con chi la pensa diversamente, ma in questi 18mesi non è mai accaduto se non con teatrini montati ad arte in cui chi metteva in dubbio il pensiero del mainstrem veniva trattato come lo scemo del villaggio o silenziato per poi sparire del tutto dai media? Che un giornalista come #Mentana invita a non seguire più la sua pagina social chi è contrario ai vaccini (a proposito di libero scambio di opinioni) e che li tratta tutti come terrapiattisti? Che #Giannini tuona sulle pagine di oggi che le oltre 80 mila persone scese in piazza per rivendicare la propria libertà di scelta vengono etichettate come derive di destra (ma ha guardato chi ha parlato in piazza ad esempio nella sua #Torino? Un nome fra tutti, Ugo #Mattei, che proprio di destra non pare esser mai stato…e che #Salvini si è vaccinato, la #Meloni ha detto che lo farà e #ForzaItalia proprio in queste ore propone il bonus vacanza 1000 euro a chi si vaccina…). E, ancora, che uno come #Burioni parla dei non vaccinati usando la parola “sorci” (esattamente come i tedeschi definivano gli ebrei, che vennero sterminati perché ad un certo punto le campagne d’odio iniziate per gioco si fecero serie ma nessuno si scandalizzava più perché, iniziando con battute e perifrasi sciocche come le tante che girano da tempo sul tema vaccini e Covid, ormai avevano fatto a tutti il lavaggio del cervello) nel silenzio tombale di tutti? Ma insomma, viviamo in un mondo dove se a una ragazza per strada fanno un complimento, il poveretto di turno può essere trascinato in tribunale per “#catcalling”, dove adesso se non si usa il vocabolario #genderqueer sei un fascista a prescindere perché non ti occupi della causa LGBTAI+ (!!!) e poi si può dire “sorci” senza che nessuno faccia una piega??! No, dico, ma state bene? E il vostro alto livello di democrazia quale virus lo ha sterminato?
Quantifichiamo il rischio di morire che corre un vaccinato che incontra un non vaccinato:
1) il tasso di morbilità cioè la capacità di contagiare del covid è circa il 5 % cioè il 5% della popolazione ha probabilità di essere positivo al. covid.
2) il 95% di questo 5% però avra nessun sintomo o pochi sintomi.
3) i vaccinati hanno solo il 12% di possibilità di contagiarsi (cioè i vaccini proteggono dal virus al’88%
4) quella possibilità del 12% dei vaccinati di contagiarsi è però protetta al 95% dalla possibilità di contrarre la malattia in forma grave cioè il 5% del 18% ovvero la possibilità per un vaccinato di contrarre la forma grave è dello 0,9%
Ma sappiamo che la capacità del covid di contagiare è del 5% quindi la possibilita che un non vaccinato causi la malattia grave ad un vaccinato è dello 0,04% ovvero esiste il 99,96% che un non vaccinato non cagioni alcun problema ad un vaccinato.
Quindi, posto che il Covid può diventare grave nel caso sopra citato nello 0,04% dei casi, e che ad oggi le persone morte sono morte perché curate male, perché io personalmente (e non raccontato dalla “tivvu’”) conosco medici che con le terapie domiciliari hanno curato tutti coloro che sono venuti in contatto con la malattia (io sono una di quelle peraltro) senza nemmeno un decesso, direi che qualche domanda dovreste farvela. E, lo ripeto per l’ennesima volta, qui non c’entra un bel niente essere pro vax o no vax, ma c’entra il rispetto dell’altro, il buon senso e il confronto democratico.
Facciamo un altro esempio: tutti a parlare di #greenpass ma, oltre ai fiumi di inchiostro già spesi che non sto qui a ribadire, perché nessuno si fa una semplice domanda, ovvero: se il greenpass è un documento che attesta il possesso in capo al titolare di 1- avvenuto vaccino (inoculazione almeno della prima dose, validità 9 mesi) ; 2- tampone con esito negativo (48 ore); 3- guarigione da sars cov2 (6 mesi) tutti e tre i casi hanno un documento sottostante, al rilascio del quale il cittadino può chiedere la carta verde. Ma allora – a maggior ragione visto che in Italia sono anni che si parla di sburocratizzare ecc ecc – perché fare un ulteriore documento che attesta il possesso del primo documento, quando se proprio si volesse controllare basterebbe chiedere l’esibizione di uno di quei tre che leggittimano ad avere il greenpass? Vi rendete conto dei costi e della idiozia di tutto ciò? Specie in un momento come questo in cui, se seguiamo la corrente dominante “c’è ben altro a cui pensare” stiamo qui a inventarci nuovi documenti? E vi rendete conto che questo scatenerà una guerra tra poveri, perché il ristoratore o il commerciante che ne dovesse chiedere l’esibizione verrebbe visto come il cattivo di turno che se tu non porti quel documento non ti fa entrare, e nessuno si pone il problema che il governo minaccia chiusure e multe salate a categorie già da un anno in ginocchio con i ristori che non arrivano.

Divide et impera, insomma.

Inoltre: al popolo fanno scaricare il green pass ma i parlamentari possono entrare in parlamento senza. E a voi va bene così? E poi i pazzi sono quelli che, anche se vaccinati (perché ce ne sono più di quanto immaginiate) sollevano dubbi sulla legittimità, ragionevolezza e legalità di tutto ciò?

«Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire» diceva Evelyn Hall nel suo The friends of #Voltaire.

Ma perché questo confronto democratico non lo facciamo davvero, è perché non inizia proprio Lei, dott. Mieli, visto che pare essere l’ultimo moderato rimasto? Ma con una platea bipartisan e in un luogo neutro, che la sala delle inquisizioni dovrebbe essere passata di moda da un po’.