x

x

Vai al contenuto

Arriva la “patrimoniale di guerra”. La sinistra (al governo con la Lega) prepara il colpo

Pubblicato il 08/04/2022 11:20

Il governo Draghi, con l’asse Pd-Lega, sta per farne un’altra delle sue. Dopo l’aumento delle spese per le armi, che ricadranno sui cittadini attraverso tagli ai beni e servizi essenziali (come sanità e istruzione), ora stanno preparando una “patrimoniale di guerra”. Non è un caso che il premier Draghi ritenti la carta della strategia Covid, dicendo che “alla crisi innescata dall’invasione russa in Ucraina occorre rispondere con la stessa unità nazionale che c’è stata durante la pandemia”. Incontrando i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, all’indomani dell’approvazione del Def di guerra, Draghi ha proposto un patto per superare il “momento difficile”. Ma, come riporta La Stampa, dopo il vertice, durato un paio d’ore, i sindacati escono da Palazzo Chigi con l’amaro in bocca. E per forza! Cosa gli ha detto Draghi? (Continua a leggere dopo la foto)

Le posizioni restano distanti: “Il patto va riempito di contenuti: dalla protezione dei salari e delle pensioni pesantemente colpiti dall’inflazione, fino al rinnovo dei contratti e al sostegno a famiglie e imprese”, dice Giulio Romani della Cisl. Maurizio Landini, leader della Cgil, critica invece la strategia economica del governo: “I 5 miliardi previsti dal Def non sono sufficienti, c’è bisogno di uno scostamento di bilancio e di una manovra in grado di affrontare l’emergenza sociale”. Poi Landini propone una soluzione tanto cara alla sinistra di governo, e cioè “un prelievo di solidarietà” su “patrimoni e redditi alti” per tutelare “chi sta peggio”. Una patrimoniale appunto. La proposta piace tanto al Pd, tanto che si starebbe già preparando il colpo. (Continua a leggere dopo la foto)

Alle richieste di una moratoria sui mutui, il blocco degli sfratti, più soldi per gli affitti e un aumento dei bonus per le bollette il governo ha risposto picche. “Non abbiamo avuto risposte”. Anche Pierpaolo Bombardieri della Uil preme sul governo per incrementare ed estendere la tassazione sugli extra profitti anche alle aziende al di fuori del settore dell’energia. Il ministro del Lavoro, il piddino Andrea Orlando, ha accolto positivamente l’ipotesi di prelievo e ha spiegato che il Def “non è un fatto compiuto né si considera esaustivo, altri strumenti andranno costruiti a livello europeo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Draghi intanto ha aggiornato il tavolo a dopo Pasqua, invitando anche Confindustria. “Il presidente degli imprenditori è stato evocato proprio dai sindacati che, a quanto riferisce una fonte presente al vertice a Palazzo Chigi, così si sono rivolti al presidente del Consiglio: ‘Ogni volta che Bonomi va in televisione dice che le ha telefonato, non siamo gelosi ma le lasciamo pure il nostro numero, magari può tornare utile…'”. Se la “patrimoniale di guerra” dovesse arrivare, il governo metterebbe un’altra medaglia nella sua già fornitissima bacheca di fallimenti e scempi.

Ti potrebbe interessare anche: “No all’obbligo!”. La Germania boccia la vaccinazione forzata. Resta solo l’Italia