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Patatine in busta, maxi-richiamo. Allarme del Ministero: “Additivi vietati”. Attenzione a queste marche e lotti

Pubblicato il 23/03/2024 20:06 - Aggiornato il 23/03/2024 21:50

“Contengono additivi non ammessi” e scatta, dunque, il ritiro dai supermercati per le patatine in busta. Noi non vorremmo allarmarvi ma, se nella stessa giornata di oggi abbiamo dato conto del ritiro di alcuni lotti di pesce spada contaminato dal mercurio, dobbiamo, ora, scrivere di un ulteriore richiamo da parte del Ministero della Salute, ancora attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari. E questa volta non è un semplice ritiro: si tratta di un vero e proprio maxi-richiamo. Infatti, la nota del Ministero precisa che i lotti contaminati sono tutti, nessuno escluso, senza distinzione neppure circa le date di scadenza. Le patatine in busta, dicevamo, uno dei cibi più amati soprattutto dai più giovani – ma non solo –, sono l’oggetto del nuovo allarme, scattato intorno al marchio “Jack&Jill“. È stata l’azienda Universal Robina Corporation a produrre le patatine richiamate, una società filippina con sede a Quezon City, e i suoi prodotti sono stati commercializzati in Italia dall’azienda Fresh Tropical Srl by Jawad, con sede a Milano in via Lombroso, 54. (Continua a leggere dopo la foto)

patatine in busta maxirichiamo

I prodotti interessati dal richiamo

Nello specifico, sono stati ritirati dai supermercati le confezioni di patatine, di diversi gusti, che variano da quello pizza al formaggio sino a quelle con gusto cheddar. PH Chips J&J MrChips Nacho Cheese 50x110g, J&J Piattos Nacho Pizza 50x85G, PH Chips J&J Piattos Cheese 50x85G e PH Chips J&J Nova Country Cheddar 50x78g. Secondo quanto si apprende dalla stessa nota ufficiale pubblicata dal sito del Ministero della Salute, sono stati oggetto del richiamo tutti i lotti in commercio perché ritenuti pericolosi per la salute dei consumatori a causa di un additivo (non meglio specificato) che è stato incluso tra gli ingredienti e che la normativa vigente non ammette. Il richiamo, dunque, è stato effettuato per “rischio chimico”. Naturalmente, come sempre in questi casi, a scopo puramente precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti segnalati. (Continua a leggere dopo la foto)

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Come comportarsi

I consumatori eventualmente in possesso di questi prodotti possono restituirli al punto vendita d’acquisto. In Italia e negli altri Paesi dell’Unione europea, gli additivi alimentari si riconoscono da un numero che viene preceduto dalla lettera E.

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