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Parlamento Europeo sotto assedio, polizia ovunque. Cosa succede a Bruxelles (VIDEO)

Pubblicato il 01/02/2024 11:47 - Aggiornato il 01/02/2024 11:51
Protestano contro le politiche agricole e contro il Green Deal. Sì, perché nel mirino ci sono anche le ossessioni della Green Economy che stanno provocando conseguenze non solo al settore agricolo, ma un po’ a tutta l’economia continentale. Sono arrivati da tutta Europa sui loro trattori. E hanno messo sotto assedio il Parlamento europeo. La rivolta degli agricoltori dilaga in tutto il Continente e sta assumendo proporzioni che forse nemmeno chi ha iniziato la protesta si sarebbe aspettato. Oggi Bruxelles è letteralmente sotto assedio. Un migliaio di automezzi hanno bloccato le strade di fronte alla sede del massimo organo istituzionale dell’Unione. Sono stati accesi anche alcuni roghi con legna e pneumatici. (continua dopo il video) <> Arrivano dalla Germania e dalla Francia, dall’Italia, dalla Grecia e dalla Spagna. Ma anche dall’Est europeo. La polizia è schierata ovunque, in un clima teso ma senza incidenti. Perché una caratteristica di questa protesta ormai globale è il rispetto della legalità. Niente violenze, solo slogan. I manifestanti protestano per ottenere condizioni migliori di lavoro, protezione dal caro energia e dalla concorrenza sleale dal resto del mondo. Un tema molto attuale che riguarda anche altre categorie di imprenditori e lavoratori. Se agli agricoltori si unissero anche altri, la protesta potrebbe dilagare in maniera imprevedibile. (continua dopo la foto)
Di fonte a questo spiegamento di manifestanti e all’ampiezza territoriale della protesta, anche la Von Der Leyen è stata costretta a fare qualche apertura. Almeno a parole. “Gli agricoltori sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell’Ue”, ha detto il Presidente della Commissione europea. Peccato che poi le politiche della Ue siano da tempo penalizzanti per le eccellenze della produzione continentale. Soprattutto di quella italiana, da sempre ai vertici della qualità. E anche il Parlamento europeo si sta muovendo per proporre soluzioni che plachino la rabbia degli agricoltori. Segno che un modo per contrastare le miopi politiche dell’Unione e l’indifferenza per le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini c’è. Basta unirsi e far sentire la propria voce. Vedremo se questo insegnerà qualcosa.