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Paragone: “Gli italiani stanno con gli agricoltori. Ecco perché”. L’intervento a Fuori dal Coro (VIDEO)

Pubblicato il 15/02/2024 13:03 - Aggiornato il 15/02/2024 13:06

“La stragrande maggioranza degli italiani sta con gli agricoltori e con i contadini”. E’ un incipit chiaro e inequivocabile quello di Gianluigi Paragone. Che durante la trasmissione Fuori dal Coro di Mario Giordano ha spiegato la vera posta in gioco dietro la protesta della categoria dilagata in tutta Europa. “La gente ha capito che quel mondo va difeso”, ha proseguito il giornalista. “E’ un’alleanza dal basso, un’alleanza popolare e popolana, della Terra. Ed è bellissima”. Un’alleanza che cerca di difendere il nostro futuro, per evitare che il mondo sia diviso in caste e che si torni indietro di secoli. A quando c’erano pochi privilegiati che vivevano nel lusso e interi popoli sottomessi, costretti a lottare per la sopravvivenza. Uno schema che oggi, con l’abbondanza di risorse e di tecnologie che caratterizza la nostra epoca, è ancor meno giustificabile. (continua dopo la foto)

“Se perdono gli agricoltori”, ha spiegato Paragone, “Vincono gli altri. Cioè la grande distribuzione, il grande interesse. Vince il mondo della Finanza che scommette sul cibo sintetico, sulle farine di grillo. Ma loro non la mangiano mica quella roba”. Un duro attacco alle elite che parlano di green e poi vanno in giro con il jet privato. Simboli di ipocrisia che cercano di scaricare sugli altri le conseguenze delle loro ossessive campagne mediatiche. “Loro vogliono mangiare quello che i nostri nonni ci mettevano in tavola”, ha proseguito Gianluigi, “non le schifezze che vogliono far mangiare a noi”. Ecco perché “difendere l’agricoltura vuol dire difendere la nostra identità, la nostra cultura e la nostra ricchezza”. (continua dopo il video)

Paragone, infine, ha sottolineato come “questi agricoltori vanno pagati”. Va garantito loro di poter coltivare le loro Terre e di ricavarne ciò che è necessario per vivere. Non si può bloccare un intero settore, fondamentale per la vita ci ciascuno di noi, con norme cervellotiche. E l’Europa non può calare dall’alto normative che, se fossero applicate, porterebbero al collasso un intero settore. Quello degli agricoltori è il grido di un mondo sano, con radici profonde, che cerca di salvare ciò che è umano. Tutto quello che le generazioni, per secoli, hanno tramandato sino ad arrivare a oggi. Per questo siamo tutti dalla loro parte. Perché nella loro lotta è in gioco quello che sarà il nostro futuro. Quello che vogliamo essere e quello che vogliamo lasciare ai nostri figli.