Gianluigi Paragone, leader di Italexit, è un fiume in piena con Mario Draghi. L’operato del presidente del Consiglio uscente e del suo governo non va per niente giù al leader di quello che sembra poter essere il partito rivelazione di questa tornata elettorale. Italexit, infatti, benché stia vivendo un palese tentativo di boicottaggio dei media mainstream e di certa carta stampata, ha il favore di molti cittadini, e a testimoniarlo ci sono i sondaggi che lo danno sempre più in crescita. Paragone si è scagliato contro l’ex banchiere centrale europeo in una serie di messaggi sul proprio profilo Twitter e non solo: “Piuttosto che fare lo scostamento di bilancio sull’energia, Draghi preferisce distruggere piccole imprese e famiglie”. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo Paragone Draghi agisce così “per non squinternare i rapporti con la Ue. A me della Ue non frega nulla. Non credo e non crederò mai agli ‘Stati Uniti d’Europa’. In epoca di globalizzazione meglio essere piccoli e flessibili che stare in un accrocchio come la Ue”. Il senatore, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, manda poi un messaggio agli altri partiti: “Saremo un cane da guardia rabbioso. Certe cose non gliele faremo fare. Ostruzionismo, verifiche, interrogazioni… Saremo il sassolino nell’ingranaggio di questo delirio”. (Continua a leggere dopo la foto)
Conclude l’attacco Paragone: “Ridotti i parlamentari, nelle commissioni – ricorda Paragone a tutto il mondo della politica – si ballerà per pochi voti”. Il leader di Italexit è tornato sull’argomento in diretta con RadioRadio: “Quello delle bollette è un tema che porta con sé diverse valutazioni. Se tu non sai l’ammontare della bolletta di mese in mese, il tuo bilancio (vuoi che sia familiare o da piccolo imprenditore) diventa aleatorio perché non sai quanta liquidità devi mettere da parte per pagare le bollette. Le bollette che stanno arrivando adesso, relative ad agosto, mediamente sono superiori del 20% a quelle – già care – di luglio. Settembre, se la curva rimane questa, avrà un ulteriore aggravamento dell’importo finale”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Allora quanta liquidità deve avere un imprenditore per andare avanti? – si chiede Paragone – E soprattutto come può, alle condizioni attuali, chiedere al sistema bancario di dargli un po’ più di credito per pagare le bollette? Così è impossibile fare impresa. Da qui alla fine dell’anno molti cederanno perché non è obbligatorio fare l’imprenditore, non è una vocazione divina, quindi lo fai fintantoché ci stai dentro”.
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