x

x

Vai al contenuto

Oms, il nuovo studio: “La pandemia poteva essere evitata: ecco perché”

Pubblicato il 12/05/2021 17:10

La pandemia di Covid? “Un disastro che avrebbe potuto essere evitato”. A sostenerlo è un team indipendente di studiosi per la prontezza e la risposta alla pandemia voluto dall’Oms. I ricercatori sostengono che “ci sono revisioni di disastri sanitari precedenti che hanno raccolto polvere nelle cantine dell’Onu e dei governi. Il mondo era stato avvertito che questo sarebbe successo”. Dopo 8 mesi di lavoro, gli studiosi indipendenti sono arrivati alla conclusione che l’epidemia globale è stata determinata “da una miriade di fallimenti, lacune e ritardi nella preparazione e nella risposta” alla crisi sanitaria. (Continua a leggere dopo la foto)

Le due responsabili del rapporto, Ellen Johnson Sirleaf, membro del Centro presidenziale per le donne e lo sviluppo a Monrovia, in Liberia, e Helen Clark, responsabile della “Helen Clark Foundation” di Auckland, ed ex primo ministro della Nuova Zelanda, hanno spiegato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) avrebbe dovuto dichiarare l’emergenza globale prima della fine di gennaio 2020 e raccomandare da subito maggiori blocchi per i viaggiatori per limitare “una rapida trasmissione della malattia”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un vero e proprio “cocktail tossico” di negazione, scelte sbagliate e mancanza di coordinamento ha fatto dunque precipitare il mondo in una pandemia che “avrebbe potuto essere evitata. Ci sono stati ritardi evidenti in Cina, ma ci sono stati ritardi ovunque”. È questa la conclusione dell’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, co-presidente del gruppo di esperti indipendenti istituito per esaminare le misure adottate dall’agenzia e dagli Stati contro il Covid. (Continua a leggere dopo la foto)

Sulle responsabilità dell’Organizzazione mondiale della sanità “è passato troppo tempo”, osservano gli esperti, tra la notifica di un focolaio di polmonite sconosciuta a metà dicembre 2019 e la dichiarazione, il 30 gennaio, dell’emergenza sanitaria. Ma anche intervenendo una settimana prima, le cose difficilmente sarebbero cambiate di fronte “all’inazione di così tanti Paesi”.

Ti potrebbe interessare anche: Nel silenzio dei media, liberato dal Tso, parla il liceale che si rifiutava di mettere la mascherina