Sappiamo già che il caro bollette è qui a renderci la vita difficile, ma non è solo l’energia ad aumentare il suo costo. Il paniere dei beni essenziali, analizzato nel dettaglio da L’Espresso, ci restituisce l’immagine di una vera e propria stangata ai danni delle famiglie italiane con un aumento di circa 1.700 euro sul costo della vita. Come già detto, tra l’eredità di Monti annoveriamo il caro bollette, ma non si vive di sola … ‘energia’ : le associazioni degli agricoltori denunciano infatti da mesi l’aumento dei costi di produzione del grano, dovuto alla crisi della materia prima (aumentano i costi del grano importato da Canada e Tunisia), da problemi legali e cattive annate e dalla riduzione dei trasferimenti dalla Cina.
Lo scorso maggio il grano era venduto all’ingrosso a 0,25 euro al chilo, dopo l’estate, invece, era già salito a 0,50. Le scorte italiane sono già finite, i depositi del Sud sono vuoti, anche nelle regioni che storicamente sono il ‘granaio’ del Belpaese. Lorenzo Bazzana, della Coldiretti, dichiara: “Se abbiamo vissuto un periodo di deflazione con il lockdown ora stiamo ripagando tutto. I livelli crescenti dei costi di produzione con la crescita dei prezzi di tutta la filiera: stanno aumentando i concimi, sementi e fitofarmaci. Oltre, chiaramente, alle bollette energetiche …”. Aumenti già arrivati al consumatore: “Sul pane c’è un aumento dei costi di produzione, e un ulteriore a causa dei costi dell’energia lo caricano i mulini per fare la farina e ancora un aumento dei costi lo prevedono anche i panifici”. Secondo Federconsumatori la pasta integrale è già aumentata del 33% arrivano a 2,90 euro al chilo, il pane dell’11% (3,86 euro al chilo). La spesa annua arriva così a più 75 euro.
Anche l’olio subisce la stessa sorte: costa il 40% in più, con l’extravergine che registra incrementi tra il 3 e il 7%. Nel 2022 una famiglia spenderà almeno 24 euro in più per questa voce nel paniere. Per la carne i rincari varieranno dal 3% per quella di vitello fino addirittura al 20% per la carne di toro passando al 10 per quella di vacca. Ciò significherà almeno 140 euro in più a famiglia. Arrivano poi le dolenti note del carburante: secondo l’Istat la spesa media mensile per carburante di una famiglia è di 145 euro, soltanto considerando l’aumento attuale della benzina e del gasolio a oggi si arriva un costo aggiuntivo all’anno di 348 euro. Il conto totale, tra bollette ed elementi del paniere fa almeno 1.700 euro in più a famiglia, e questo al di là dell’intervento del governo Draghi, eventuale, che arriverebbe per calmierare il costo dell’energia per le famiglie medie, o povere. Non si salva nemmeno il Natale, avverte il presidente di Federconsumatori Michele Carrus: “A segnare i rialzi maggiori sono i prezzi per i prodotti alimentari tipici del Natale: più 12,3 per cento rispetto allo scorso anno”. Una stangata natalizia che durerà tutto l’anno?