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“Si avvicinano le elezioni e aumentano le false narrazioni a danno dei cittadini più fragili”

Pubblicato il 07/04/2024 11:00 - Aggiornato il 08/04/2024 10:25

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Marco Macri, rappresentante dell’Associazione Famiglie Senza Cure che si occupa delle problematiche delle famiglie che devono accudire ragazzi disabili. E che sottolinea le mancanze e le omissioni delle istituzioni e della politica nei confronti di chi si trova ad affrontare situazioni complesse e gravi problemi economici. (continua dopo la foto)

“Ogni volta , ogni maledettissima volta che s’avvicina un evento elettorale sia essa un elezione comunale , politica o europea in TV sulla carta stampata la narrazione viene deviata e non è aderente alle famiglie e ai cittadini fragili. Assessori municipali , comunali , regionali , parlamentari e senatori rincorrono ogni evento sia esso culturale o agroalimentare per farsi riprendere e fotografare nella disperata convinzione di reperire quel voto in più dell’ avversario. Promettono cose , fan affermazioni importanti disattese matematicamente il giorno dopo le elezioni.

Attualmente le regioni sono quasi tutte politicamente in linea con il governo nazionale ed è importante sottolineare come i governatori durante il COVID fossero giornalmente di fronte alle TV locali e nazionali parlando di Sanità pubblica e protezione delle persone fragili mentre oggi ne tagliano fondi ( B1 e B2 in Lombardia) prestazioni ( delibera neuropsichiatria infantile in Liguria ) o rimborsi ( voucher cura regione toscana). Sui giornali e nei talk politici nonostante gli appelli d’ illustri persone e malgrado la narrazione di molti economisti non arriva il vissuto delle famiglie che oggi devono indebitarsi per curare almeno una persona del proprio nucleo famigliare. (continua dopo la foto)

La Liguria ( dati reperibili su facile.it) è al terzo posto per indebitamento delle famiglie e Genova è la città più cara d’Italia ( inflazione più alta 7.3 ottobre 2023) ma si continua a raccontare che tutto va bene . A fronte di 30.000 persone che son sulla soglia di povertà a Genova sono state erogare poco più di 6.000 carte dedicate a Te e le famiglie piu povere sono quelle che devono ricorrere a cure per patologie invalidanti ( disabilità , malattie rare, disturbi alimentari, oncologiche ) . Queste famiglie se possono sostenere la spesa, van fuori Regione per curarsi facendo turismo ospedaliero. Anche con il sistema sanitario nazionale incorrono comunque in spese come trasporto da e verso il luogo di cura eventuale pernottamento esterno che incidono ogni anno per circa 3000 Euro di media.

Ciò che succede in Liguria è più incisivo nelle regioni del Sud Italia in molti casi e le scelte della politica nazionale non sono volte a invertire il trend. Anzi, con l’autonomia differenziata aumenteranno in pochi mesi l’indebitamento delle famiglie e la percentuale di chi rinuncia a curarsi. Forse sarebbe l’ora che in TV e sui giornali si cominciasse ad evidenziare che in Italia colonia americana ( cit. Teresa Mannino Sanremo 2024) si è scelto di perseguire il modello di cura U.S.A ed a riprova di tale affermazione stanno nascendo sparsi per l’Italia centri di cura per le persone indigenti sovvenzionate dalla chiesa cattolica sulla falsa riga del paese dalle stelle e strisce. Fa arrabbiare , umilia e non da speranze e allontana dalle urne i cittadini consci che non cambierà mai. (continua dopo la foto)

Chiudo con un pensiero a voce alta: a me piace la politica con la P maiuscola, quella politica che vuole risolvere i problemi delle persone con le persone, la politica che vuole tutelare i diritti civili e sociali più del consenso. Quella politica che ha l’ambizione di costruire un mondo migliore e per farlo inizia dai problemi di un piccolo quartiere. Quella politica che sa costruire il futuro, tenendo sempre conto del passato e soprattutto del presente. E forse, ahimè, c’è più politica dei giochetti e dei sotterfugi. Più politica che pensa solo a se stessa e vive nei palazzi. Più politica che racconta le bugie, che non decide e soprattutto che non sogna’”

Marco Macri, Associazione Famiglie Senza Cure