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Le mani della mafia sulle aziende in crisi. Aumentano le interdittive, ma serve la magistratura

Pubblicato il 12/10/2020 13:06

Il 2020 ha portato anche un altro record: “mai così tante interdittive emanate dai prefetti” per bloccare le infiltrazioni mafiose, riferisce la Repubblica. 150 al mese, una media che va oltre i 5 provvedimenti al giorno, che corrisponde in proporzione al 25% in più di un anno fa. Il maggior numero dei casi è al Sud, subito dopo ci sono Emilia-Romagna e Lombardia. È allarme per le aziende in crisi a causa delle conseguenze del Covid. Le imprese più esposte agli appetiti delle mafie sono quelle appartenenti al settore del turismo e della ristorazione. Sono quelle sommerse dai debiti, con un urgente bisogno di liquidità per la sopravvivenza, i cui fatturati sono crollati ma i cui costi sono rimasti invariati. 

Sappiamo benissimo quanto il governo sia stato in grado di fare. Basterebbe pensare a quanto sia stato efficace il bonus vacanze e la risposta viene da sé. Ristoranti, alberghi, bar, moltissimi esercizi commerciali, tutti serviti sopra un vassoio d’argento alle criminalità organizzate, che in questo contesto di fragilità finanziaria ovviamente si fanno avanti ‘per banchetttare’ a prezzi stracciati. Per questo è emergenza e bisogna “fermare il malaffare e proteggere l’economia legale adesso”, dice il prefetto Portelli che a Frosinone questa estate ha emesso in un solo mese tre interdittive antimafia, quando lì prima di allora  “una interdittiva antimafia non l’aveva mai firmata nessuno”. 

Come lui anche “altri colleghi in tutta Italia firmano un’interdittiva dietro l’altra”, riferisce la Repubblica. Questo è il “metodo più immediato e diretto per bloccare le infiltrazione in attesa che il lavoro investigativo vero e proprio sfoci in indagini giudiziarie, che, ricorda la Repubblica, prescinde dalla contestazione di un reato, ma è un provvedimento cautelare e preventivo che nega alle aziende di partecipare ad appalti pubblici e ad avere rapporti con la pubblica amministrazione”. 

Sono stati aperti più di 3mila fascicoli in tutta Italia su sengalazioni delle forze di polizia. Fenomeno che è cresciuto particolarmente negli ultimi 4 mesi. A Foggia “30 interdittive” antimafia negli ultimi sei mesi, 9 a Firenze, 35 in meno di due mesi a Napoli, di cui 19 firmate in blocco solo la scorsa settimana. Tra le aziende bloccate per contatti con le organizzazioni mafiose, ce ne sono alcune impegnate nella realizzazione di opere pubbliche.