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L’appello della giornalista d’inchiesta Camuso al presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti

Pubblicato il 30/01/2023 12:20

L’appello della giornalista d’inchiesta Angela Camuso al presidente dell’0rdine Nazionale dei Giornalisti Carlo Bartoli, durante il convegno sul giornalismo d’inchiesta organizzato presso l’Universita’ degli Studi di Campobasso dall’Ordine dei Giornalisti del Molise: “In pandemia diffuse sui media falsità ufficiali senza verifiche e offesa la dignità’ dei cosiddetti no vax. E’ tempo di un serio dibattito su questo” dice Angela Camuso che ha rilanciato l’appello su Twitter. Qui di seguito trascriviamo i passaggi salienti dell’intervento pubblicato nel canale YouTube della giornalista, attualmente inviata per Fuori dal Coro (Rete 4): “Faccio inchieste da vent’anni, mi sono occupata di cronaca nera, giudiziaria, mafia e malaffare, anche nella Santa Sede… e negli ultimi due anni e mezzo ho continuato a fare inchiesta e mi sono messa a indagare sulla Pandemia.. ed e’ tutto nei miei lavori e cioè i miei servizi per Fuori dal Coro, i miei articoli su La Verità; ho firmato anche la copertina di Panorama e ho scritto su questo tema due libri…. Ebbene: quello di cui non ci siamo resi conto – di cui non Vi siete resi conto, perché io me ne sono accorta- è che noi abbiamo scambiato per verità le informazioni di natura medico-scientifica che ci arrivavano dalle autorità sanitarie e politiche e ci siamo dimenticati che la regola del giornalista è verificare anche le fonti ufficiali, non soltanto le fonti non ufficiali. (Continua dopo la foto)

Il fatto che una fonte sia ufficiale non significa che sia una fonte attendibile, perché ad esempio anche il governo cinese è una fonte ufficiale e però noi mettiamo in dubbio quello che dice il governo cinese, mettiamo in dubbio quello che dice il governo nordcoreano e non capisco perché non dovremmo mettere in dubbio quello che dice il nostro Ministero della Salute quando non ci permette in nessun modo di verificare quello che ci viene detto. I giornalisti, in questi due anni e mezzo, non sono stati i controllori dei poteri, bensì sono stati i controllori della popolazione per conto dei poteri… Quei giornalisti che hanno fatto lo scoop del “tavolino attaccato”, dell’”assembramento sudato” e non si sono resi conto di quello che si stava facendo sulla pelle della gente, della disinformazione “ufficiale” che e’ stata fatta e che continua ad essere fatta. Ovviamente chi vuole può approfondire con i miei lavori…E lo dico perché ho fatto in questi due anni e mezzo un lavoro che, attenzione, non e’ mai stato smentito. Io non ho mai ricevuto una denuncia, anzi… Ho fatto nel 2021 un convegno intitolato “Covid e informazione , dov’è’ finito il giornalismo?“ e l’ho fatto proprio nella sede dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti alla presenza del suo predecessore, Carlo Verna – continua Angela Camuso rivolgendosi all’attuale presidente dell’Ordine Bartoli- convegno ripreso da Radio Radicale, mai smentito… Qui non parliamo di discorsi “no vax”. Parliamo semplicemente di ragionare su quello che davvero e’ successo in questi due anni e mezzo e cioè’: i giornalisti non hanno fatto il loro lavoro. Sono stati anch’essi, credo, illusi e poi alla fine condizionati , probabilmente, da una serie di pregiudizi, anche in buona fede. Il pregiudizio secondo cui quello che ci veniva detto dalla “scienza” fosse assolutamente una cosa attendibile ma in realtà noi non ci siamo accorti in questi anni di quanto il mondo medico scientifico e’ stato inquinato dalla politica. Quindi non ci siamo accorti che quello che noi andavamo a riferire era quello che la politica, con la complicità delle autorità sanitarie, andava a veicolare e che non era esattamente “la Scienza”, perché se i giornalisti avessero davvero studiato la letteratura scientifica, se i giornalisti avessero studiato anche soltanto i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, i dati ufficiali dunque, forse certi titoli scriteriati non ci sarebbero stati e forse tanti errori si sarebbero evitati. Poi, in ultimo… Qua si parla, a proposito di intercettazioni, di dignità delle persone. Allora, la dignità non e’ solo del politico che viene trovato con la mazzetta il quale dice “No! I soldi non sono i miei, non so come mai il mio pantalone era pieno di soldi, non so chi ce li abbia messi! Dovete trovare la prova che i soldi sono i miei!” … Certo! (Continua dopo la foto)

E’ giusto ma questa dignità della persona, che deve essere giustamente rispettata, non e’ stata rispettata da tanti miei colleghi, che non sono stati mai minimamente sanzionati, quando si e’ intrapresa la crociata contro i cosiddetti “No Vax”, che sono stati oggetto anche da parte di colleghi o sedicenti colleghi, presentatrici tv che forse hanno un tesserino, e anche colleghi sicuramente iscritti all’Ordine, che hanno scritto e detto delle cose che non sono da querela, sono proprio da carcere e nessuno si e’ degnato di chiedersi se questi colleghi rispettassero la dignità delle persone e se rispettassero la deontologia professionale, perché il giornalista ha il dovere di raccontare la verità sostanziale dei fatti e non un racconto falsato dei fatti in base a quello che vuole la politica. Vorrei ricordare che le radio e televisioni hanno ricevuto finanziamenti pubblici dai Ministero, molti soldi, per trasmettere informazioni sul Coronavirus, ufficiali, chiaramente a tutela della salute pubblica… benissimo, va tutto bene ma il problema e’ capire se poi queste informazioni sono state davvero a tutela della salute pubblica . Chi controlla i controllori? Chi controlla gli enti regolatori come Ema e Aifa? Chi controlla il Ministero della Salute? Chi controllava quello che succedeva negli ospedali che erano diventati dei bunker dove nessuno poteva entrare? Come abbiamo potuto pensare di mettere da parte il nostro diritto a investigare quando e’ arrivata la pandemia?
Ecco… Io su questo vorrei aprire un confronto , un dibattito e penso che i tempi siano maturi per iniziare a farlo. Grazie”