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“La vendetta della Ronzulli”. Fa finta di fare un passo indietro, ma prepara l’attacco. Ecco il suo piano

Pubblicato il 17/10/2022 13:10 - Aggiornato il 17/10/2022 13:17

Con una nota, l’esponente di Forza Italia Licia Ronzulli, finita recentemente sotto i riflettori per il caso che riguarda la sua candidatura come ministra della Sanità, dichiara: “Il ‘caso Ronzulli’ non è mai esistito, e comunque non esiste più”. Quasi a volersi discolpare e auto-celebrare la sua immagine, la senatrice prosegue: “Io sono figlia di un Carabiniere, mio padre ha servito il Paese nell’Arma per tanti anni e mi ha insegnato che servire la Patria è il primo dovere di ogni cittadino e prima di tutto di chi ha responsabilità pubbliche”.

La Ronzulli non si ferma e ci ricama sopra dichiarando convintamente: “L’Italia ha bisogno di avere un governo al più presto, con una squadra di alto profilo, sostenuta da una coalizione di centro-destra unita, coesa e compatta, così come si è presentata agli italiani e così come ci hanno chiesto gli italiani. Nella squadra di governo Forza Italia dovrà svolgere il ruolo importante, sul piano dei contenuti e degli assetti, che le è stato conferito dal consenso degli elettori”. (Continua dopo la foto)



“Nei prossimi giorni il centrodestra si presenterà unito al Colle, per proporre al Presidente della Repubblica di conferire l’incarico all’on. Meloni, che ha il diritto-dovere di guidare il paese per portarlo fuori dalla crisi. A dispetto delle ricostruzioni malevole, io ho sempre lavorato per questo, anche in occasione della votazione per il Presidente del Senato. Continuerò a farlo, da Senatrice della Repubblica o in qualunque ruolo il Presidente Berlusconi ritenesse di indicarmi”.
Tutte belle parole che nei fatti restano parole, ma siamo sicuri che non ci sia dietro dell’altro? La senatrice con questa messa in scena ha tentato di gettare acqua sul fuoco per spegnere malumori e tensioni. Così tanto per spirito di pace e amore fraterno?
Secondo l’indiscrezione riportata da Dagospia una ragione precisa e nascosta c’è. La nuova strategia della Ronzulli sarebbe quella di “farsi eleggere capogruppo al Senato e mettere alla Camera il fidato Giorgio Mulè al posto del Tajaneo Paolo Barelli”. Bisogna tener presentente che al Senato il governo ha la maggioranza per pochi voti, in più il ruolo fondamentale del controllo dei voti al Senato è quello che ha il capogruppo, ovvero il capo dei gruppi parlamentari. Quindi il capo dei gruppi parlamentari di Forza Italia avrà un ruolo decisivo. Va da sé che assegnare tale ruolo alla Ronzulli vuol dire tenere una mina pronta a esplodere sotto la poltrona della Meloni e di tutto il governo.