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“La mela di Biancaneve”: le contraddizioni nascoste dietro la campagna di vaccinazione

Pubblicato il 26/04/2021 09:59 - Aggiornato il 26/04/2021 10:00

di Edy DossÌa.

Dall’inizio della pandemia è arrivato il momento della campagna di vaccinazione anti- SARS-CoV-2 e, contestualmente, con la prosecuzione di quella antinfluenzale. Posto il non piccolo problema dell’assenza di dati certi sulla efficacia a lungo termine dei vaccini anti-Covid e della documentata scarsa efficacia del vaccino antinfluenzale, calcolata da decine di studi intorno al 25% (Rizzo et alii, 2016) e, in assenza di una chiara visione delle possibili interazioni tra vaccino antinfluenzale e SARS-CoV-2 (Donzelli er alii 2020), è indubbio che una campagna vaccinale senza una programmazione seria è una strategia preventiva destinata al fallimento. (Continua dopo la foto)

Quali sono le condizioni ad alto rischio, di cui sopra, ma che coinvolgono potenzialmente tutte le fasce d’età? Un dato interessante che collega lo stato metabolico dell’individuo, la risposta immunitaria e Covid-19 lo forniscono diversi e recenti studi (2019 e 2020), secondo i quali l’iperglicemia favorirebbe l’ingresso di SARS-CoV 2 nei monociti (cellule di prima linea nell’ immunità innata, quella che ci fa rispondere velocemente agli attacchi di sostanze potenzialmente nocive), attivando le vie molecolari infiammatorie secondo un asse di attivazione glucosio-dipendente e condizionando in maniera svantaggiosa, per l’organismo, la risposta immunitaria (con deficit di quello specifico ramo del sistema  immunitario deputato a distruggere il virus e le cellule infettate da virus, e netta prevalenza del ramo del sistema immunitario che provoca la pesante risposta  infiammatoria responsabile del peggioramento della malattia Covid 19 sino all’esito fatale). 

L’evidenza scientifica dei dati di letteratura ci dimostra che lo stato nutrizionale (così come l’età ed il sesso) influenza profondamente il funzionamento del sistema immunitario. Doveroso, quindi, menzionare l’obesità… Attenzione, però, non l’obesità come noi la immaginiamo, bensì quella più subdola, quella che non si fa vedere. Perché? Perché si nasconde fra i nostri visceri e si concretizza nel “grassoperiviscerale“: quel tipo di grasso rappresenta la brace che resta sempre un poco ardente e che rappresenta la spada di Damocle, non solo per adulti, ma soprattutto per i giovani adulti e, ahimè, anche per i più giovani e piccoli, quella spada che ci renderà sempre più vulnerabili ai così detti “immunogeni”, cioè a tutte le sostanze che possono indurre una risposta immunitaria.

Ma il problema non è la risposta immunitaria; il problema è una risposta immunitaria non equilibrata. A cosa serve programmare a tappeto una campagna vaccinale, se poi, ad ogni ora trovi pubblicità di come consumare, senza neppure doverti alzare neanche dal divano (perché ti imboccando loro!) cibi ad elevato potere consolatorio (comfort food, cibo fritto, cibi e bevande zuccherate). La mela di Biancaneve… A cosa serve l’obbligatorietà dei vaccini ai sanitari, quando ai sanitari stessi, non vengono date le condizioni per “comprendere” il paziente in tutta la sua globalità, perché non c’è più tempo per comprendere, perché c’è la frenesia del tempo (per finire il turno, per carenza di personale, per inefficienza del personale…) che fa sfuggire i dettagli, i quali, ad oggi, fanno la differenza, per poter comprendere su chi, il virus, fa veramente male; dall’altra parte ci si trova di fronte alla frenesia del tempo da parte dell’Assistito, con la pretesa del miglioramento della Sintomatologia nel più breve tempo possibile, senza volontà alcuna di modificare le abitudini che hanno portato alla Sintomatologia o alla malattia. (Continua dopo la foto)

In questa ottica, laddove ci si dimentica dell’essere umano, della sua complessità come singolo e come animale sociale a favore del profitto di pochi che manipolano l’informazione così da renderci sempre meno società di uomini e sempre più mandrie di vitelli, l’essere umano sarà sempre più vittima di un qualsiasi virus, di un qualsiasi microrganismo extraterrestre, che lo renderà schiavo dell’invisibile. 

Anche nel Covid 19, infine, è doveroso da parte di chi si occupa di salute, fare il possibile per prevenire nei soggetti a rischio, le complicanze maggiori (ergo, mortalità), andando a controllare i fattori noti causali dell’infiammazione, quali stress cronici, dieta infiammatoria, inattività fisica; attraverso la correzione di tali fattori di rischio, modificabili con la dieta, l’esercizio fisico, la gestione migliore dello stress e le scelte di vita più salutari, tutti coloro che si occupano di salute potranno fronteggiare con forza, l’estraneo.