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“Il sindacato ha diritto di tutelare i suoi assistiti”. Il Tar Puglia dà ragione allo Snap e affossa la Questura di Brindisi

Pubblicato il 22/11/2023 12:33

Con una sentenza del 17 novembre, il Tar Puglia ha accolto le istanze del sindacato di polizia Snap. Ha così messo fine a un contenzioso paradossale fra il sindacato stesso e la Questura di Brindisi. In seguito ad alcune segnalazioni, al fine di verificare la reale situazione circa le condizioni lavorative dei dipendenti in servizio al Commissariato di P.S. di Ostuni, lo Snap aveva richiesto l’accesso agli atti. Diritto riconosciuto dalla Legge 241/90. Lo Snap, si legge nel comunicato del sindacato, “mai avrebbe immaginato di dover ricorrere alle vie legali nei confronti del Ministero dell’Interno per rivendicare un diritto ovvio e scontato. Eppure questa Organizzazione Sindacale, portatrice di interessi diffusi, in data 28 giugno 2023 si vedeva costretta a proporre ricorso al Tar di Lecce. In quanto l’ex Dirigente del Commissariato di P.S. di Ostuni aveva ritenuto, inspiegabilmente, di non concedere allo SNAP l’accesso agli atti ai sensi della 241/90”. (continua dopo la foto)

La richiesta dello Snap era stata formulata per appurare la veridicità di presunte violazioni al vigente A.N.Q. Questo in relazione all’applicazione degli orari di lavoro, all’equa distribuzione dei carichi di lavoro, all’osservanza dei principi di salubrità e protezione e sul rispetto di tutta la normativa di settore. Il sindacato sottolinea anche il mancato intervento del Questore di Brindisi nel momento in cui la Questura da lui diretta ha negato in toto l’accesso agli atti richiesti. “Tale condotta avversa a questa Organizzazione Sindacale, ma soprattutto ostile verso la legittimità di un diritto, non ci ha lasciato scelta”, prosegue la nota, “perché un Vero Sindacato ha il dover di far valere i diritti dei propri iscritti e non può esimersi dall’adire le vie legali, anche contro quel Ministero che vede come un Padre, come un’istituzione che dovrebbe essere giusta e infallibile”. (continua dopo la foto)

Il Tar Puglia ha riconosciuto il diritto del sindacato di consultare i registri per tutelare gli interessi dei propri assistiti. Contestualmente, ha ordinato alla Procura di Brindisi di consentire entro 30 giorni l’accesso ai documenti richiesti. Una conclusione logica, vista la giurisprudenza esistente, che però non ha esaurito del tutto il contenzioso. Infatti, il comunicato si conclude prennunciando altre possibili azioni legali. “Lo Snap, seppur vincente in questa assurda disputa, non può ritenersi del tutto appagato”. Questo perché, visto il comportamento della Questura di Brindisi,“sta valutando la situazione sotto ogni aspetto. Tra cui quello penale e del danno erariale. E si riserva la facoltà di adire la competente Autorità Giudiziaria per la difesa dei diritti dei colleghi. Perciò, seguendo il tratto distintivo che lo caratterizza, lo Snap porterà a termine questa battaglia sindacale nell’interesse della categoria difesa”.