Brutte notizie perfino dalla Banca Centrale europea, che di fornire le risposte che invece servirebbero per affrontare la crisi post Covid-19, non ne vuol proprio sapere. Il tasso di disoccupazione sarà a doppia cifra entro la fine dell’estate. A lanciare l’allarme Fabio Panetta, membro italiano del consiglio dell’esecutivo della Bce.
Secondo la stima la crisi post Covid porterà a raggiungere una cifra che si aggira attorno a 5 milioni di nuovi disoccupati da qui fino alla fine del terzo trimestre. L’Italia ovviamente risulta tra gli Stati che pagheranno di più questo duro colpo, “senza considerare una seconda ondata in autunno, quasi 500mila posti di lavoro scomparirebbero. Se invece dovesse riaccadere, le cifre raddoppierebbero”. Lo scenario macroeconomico sarebbe severo e, spiega Panetta, “nell’arco dei prossimi anni ci sarebbe il rischio di incorrere in una crescente disoccupazione strutturale.” Ovvero, un incremento del tasso di disoccupazione dell’attuale 7,2% fino a toccare quota 10%.
Stando a quanto riferito dalle indagini Ocse, l’anno potrebbe concludersi in maniera peggiore. Mentre alla fine del 2019 gli occupati nell’eurozona erano 152,25 milioni, alla fine del terzo trimestre di questo anno saranno 145 milioni. Dunque, si tratterebbe di 7 milioni di nuovi disoccupati a cui vanno aggiunti gli inattivi, non ancora individuati dalle agenzie statistiche.
Con una ipotetica seconda ondata in autunno si perderebbero altri tre milioni di posti. In totale quindi ragiungeremmo dieci milioni da inizio anno. Analoga è la stima proposta da Goldman Sachs, riportata dal quotidiano La Stampa, che prevede una disoccupazione nell’area euro sopra quota 10% entro l’anno.”