L’indagine sarebbe per traffico illecito di influenze.
Il giallo attorno alle vicende per l’acquisto di mascherine, di cui si è occupata la struttura di Arcuri, si infittisce. Stando a quanto raccontato dalla Verità, Benotti e almeno altri due soci d’affari, l’ingegnere milanese Andrea Vincenzo Tommasi e Jorge Solis, sarebbero divenati milionari con 63,5 milioni di provvigioni ottenute grazie alle “relazioni personali” tra Benotti e il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri.
A condurre le indagine dell’inchiesta sulle mascherine è la Procura di Roma, la quale si sta occupando di stabilire le dinamiche, in particolare la relazione Tra Benotti e l’azienda Leonardo. Rcordiamo che tale vicenda riguarda la fornitura di 801 milioni di dispositivi di protezione provenienti dalla Cina.
Benotti il 21 marzo scriveva a Silvia Fabrizi, funzionaria Invitalia e futuro membro dello staff del commissario: “Le rimetto (alla Fabrizi, ndr) un’offerta per le mascherine reperita per il tramite delle nostre reti dell’industria della difesa di cui il consorzio Optel che presiedo fa parte”.
La Verità spiega che sulla pagina internet di Optel si legge che questa sarebbe partner di Leonardo: “L’ex Finmeccnaica ospiterebbe addirittura una unità di ricerca di Optel dentro la sua sede di Giugliano in Campania”. Sarebbero numerosi i progetti svolti con l’azienda leader del settore difesa in Italia durante il corso di 25 anni. Ma da Leonardo spiegano che “l’azienda ha fatto si parte del consorzio Optel, ma che ne é uscita in giugno 2015, più di cinque anni fa.”
I rapporti tra Benotti e l’azienda non non devono essere dei migliori, considerando i toni di una telefonata che risale al 19 settembre 2019 e che coinvolge Benotti e l’indagato Vincenzo Scotti, fondatore e presidente dell’ateneo Link University, sottolinea la Verità. Durante la conversazione alcune dichiarazioni sono piuttosto salienti, come quella in cui Benotti minaccia di rovinare la carriera dell’ ad Profumo. Alessandro Profumo, prosegue la Verità, è l’ex presidente di Monte dei Paschi di Siena, nominato ad di Leonardo nel 2017 dal governo Renzi.
Alla domanda di Scotti: “Come è andata con Leonardo?”, Benotti risponde: “Sono spariti! Sono scomparsi!”. Successivamente Benotti dichiara: “Ma io vado alla procura della Repubblica e a Profumo gli faccio finire la carriera! lo gli faccio finire la sua carriera. Enzo (sospiro), vado alla procura della Repubblica e tiro fuori tutto e gli faccio saltare… [..] Ci stanno prendendo per il culo […] io li mando in galera tutti uno dopo l’altro, perché io ho informato tutti. lo ho documenti di tutti […] io gli faccio creare uno scandalo che non finisce mai.”