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“Sinistra e Ong…”, “Non è vero!”. Scoppia lo scontro tra Iacometti e Parenzo (il VIDEO)

Pubblicato il 15/12/2022 13:31

David Parenzo si è intrufolato in un’altra gaffe delle sue. Per difendere ancora una volta l’indifendibili si è ritrovato a fare una figura barbina in diretta. Ospite della trasmissione “Tagadà” su La7 ha provato a difendere la sinistra e le Ong dagli ultimi scandali che la stanno travolgendo, da Soumahoro al Qatar-gate. In studio, però, c’era anche Sandro Iacometti, giornalista di Libero, il quale gli ha dato una bella lezione: “Leggendo i giornali di questi giorni sembra che la sinistra e le Ong siano di passaggio e non abbiano alcuna responsabilità. Si parla solo di corruzione nell’Europarlamento”. Iacometti ha dunque commentato la questione dello scandalo Qatar che sta terremotando l’intera Unione Europea e in particolar modo la sinistra. Il giornalista, però, ci ha tenuto a mettere l’accento sulla copertura che ne viene data sui quotidiani italiani. E qui interviene il difensor Parenzo. (Continua a leggere dopo la foto)

“Non è vero – interrompe tutti David Parenzo, anche lui ospite della trasmissione -. Guarda che il primo quotidiano a parlare del caso Soumahoro è stato La Repubblica“. Ma Iacometti lo asfalta: “La Repubblica ha fatto un taglio basso in cronaca locale, che poi è stato ripreso e tutti si sono accorti della situazione – ha controbattuto il giornalista di Libero -. Il caso è scoppiato successivamente”. Iacometti, poi, è tornato sul tema Qatargate, ribadendo il suo pensiero: “Però io non leggo ‘sinistra’ e non leggo ‘Ong’ nei titoli dei giornali di questi giorni”. (Continua a leggere dopo il video)

Conclude Iacometti mettendo definitivamente all’angolo Parenzo che non sa più che pesci pigliare: “Qui c’è uno scandalo enorme che mette in crisi il sistema dei buoni, di chi fa del bene, di chi aiuta i deboli…”. A quel punto è intervenuta la conduttrice, che ha sottolineato: “Quando sentiamo uno degli indagati dire che “grazie alle Ong si facevano girare i soldi”, è chiaro che quella è una mazzata per coloro che invece le Ong le mettono in piedi per aiutare le persone”, facendo riferimento alla dichiarazione che avrebbe fatto Francesco Giorgi, uno dei coinvolti nell’inchiesta europea.

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