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“I pendolari non dovrebbero pagare più né gli abbonamenti né le multe. Poi vediamo se non ci ascoltano…”

Pubblicato il 07/04/2024 16:25 - Aggiornato il 07/04/2024 16:32

Riceviamo da un nostro lettore, uno studente di fisica all’Università Bicocca di Milano di nome Tommaso, una lettera dettagliata che segnala i molti disservizi che deve affrontare chi è costretto a utilizzare le Ferrovie dello Stato per motivi di lavoro o di studio. Sono molti i pendolari che si trovano ad affrontare situazioni al limite, a volte decisamente surreali. Ma lasciamo che sia Tommaso a raccontare le sue “disavventure”. Cogliamo l’occasione per invitarVi, se vorrete, a mandarci le vostre segnalazioni e le vostre storie di pendolari, malasanità, malaburocrazia o altro. (continua dopo la foto)

“Mi chiamo Tommaso, sono uno studente di fisica all’università Bicocca di Milano.
Sono un pendolare che viaggia sulla tratta Varese-Milano, sono testimone come moltissimi altri di un servizio ferroviario davvero scandente. Siamo in Lombardia, che da un punto di vista economico, dovrebbe essere la regione più sviluppata; e Milano, che dovrebbe essere la città più europea, più all’avanguardia, più moderna, non può avere un servizio ferroviario del genere. La stessa cosa vale per Varese, una provincia che dispone di tre stazioni, due delle quali, le più grosse, hanno 6 binari. Le tratte delle Ferrovia di Stato (parlerò di questo perchè non prendo le Nord, che a volte sono peggio) sono esclusivamente 4: Porto Ceresio-Milano Porta Garibaldi, Varese-Treviglio, Malpensa-Biasca, Varese-Como San Giovanni.

Come prima cosa voglio far notare che tra Varese e Arcisate c’è solo un binario (sia per andata sia per il ritorno) quindi le tratte di Porto Ceresio-Milano Porta Garbaldi, Malpensa-Biasca, Varese-Como devono alternarsi su quell’unico binario il che significa che se uno fa ritardo gli altri accumulano ritardo non potendo passare: follia. Mi chiedo anche come sia possibile che per esempio, sapendo dell’unico binario, il treno che va a Milano e il treno che va a Como hanno lo stesso orario… 6:36; praticamente uno arriva alle 6:36 l’altro parte allo stesso orario e già qui si formano ingombri… spostare l’orario di partenza? Fossi la Svizzera (perchè il treno passa per la Svizzera) avrei molto da ridire perchè non c’è una volta che da Varese quel treno parta in orario e quindi arriva nelle (precise) stazioni svizzere sempre in ritardo. (continua dopo la foto)


Allora mi domando: perché questo ritardo cronico? Troppi passeggeri? No perchè negli altri paesi c’è più gente che prende il treno e i treni sono puntuali. Organizzazione? Forse sì, quindi ci sarebbe da lavorare in tal senso. Dipendenti con poca voglia? Mi verrebbe da rispondere sì visto che assai spesso trovano una scusa per fare sciopero (guarda caso di venerdì quando poi c’è il weekend). Altra seccatura è il fatto che da Varese non ci sia neanche un treno che arrivi a Milano Centrale, o meglio, qualche anno fa esisteva poi invece di aggiungerne altri hanno tolto la linea. Come se non bastasse hanno tolto anche i treni diretti per Milano Porta Garibaldi, che un tempo arrivavano con una frequenza di 30 minuti e oggi ogni ora. Su questa linea ci sarebbe un’altra cosa da dire: la mattina fino alle 6:36 i treni diretti non sono diretti… infatti eseguono le fermate della tratta Varese-Treviglio, voi direte beh, non ci sarà il treno per Treviglio o ci sarà a partire dalle 7; ebbene no, il treno per Treviglio c’è e parte 7 minuti dopo. Tra l’altro il treno diretto è nuovo, è più pulito ma è anche più piccolo di quello per Treviglio, così viene preso da troppe persone così che non c’è posto per sedersi e soprattutto ti manca veramente l’aria. Il treno per Treviglio, che è più grande, non viene preso quasi da nessuno poiché vecchio e sporco. (continua dopo la foto)

Per quanto riguarda Milano Porta Garibaldi anche qui ci sarebbe da aprire una parentesi importante: molti treni partono da questa stazione, che, anche se è molto grossa con molti binari, i treni partono e arrivano troppo spesso in ritardo (non ho mai preso un treno in orario), il problema è che non solo arrivano in ritardo, ma partono anche in anticipo, una cosa surreale. Ad esempio ho fatto una foto ad un treno che dovevo prendere ed ero arrivato 4 minuti prima al binario di corsa: il treno era appena partito. Per quanto riguarda certi ritardi, è impensabile che un treno che parte per Lecco da Milano si avvii già con un ritardo di 6 minuti; devo prendere quel treno per arrivare a Milano Greco Pirelli e doveva partire alle 8:52 è partito alle 8:58, il punto è che se la tratta è Milano-Lecco, non ci sono fermate precedenti. Il ritardo in origine è assurdo. La spiegazione del controllore è stata che su quel binario stava arrivando un altro treno (con tutti i binari liberi che ci sono doveva arrivare proprio su quello di altra partenza?). Questa è un’organizzazione pessima.
Un’altra cosa legata alla quantità di binari inutilizzati. Dove prendo io il treno per tornare a Varese (Treviglio-Varese perchè coi diretti, essendocene uno ogni ora, arrivo troppo tardi) c’è un binario di andata e uno di ritorno, ma su quei binari passano circa 3/4 treni ogni 8/9 minuti, così basta che uno sia in ritardo che tutti gli altri accumulino lo stesso ritardo. Così o fanno passare un treno giusto (ma deve partire in anticipo) oppure si crea una catena di ritardi, il che non sta né in cielo né in terra.
Concludo con una provocazione: i pendolari non dovrebbero pagare più né gli abbonamenti né le multe. Poi vediamo se non ci ascoltano… (Tommaso, studente all’Università Bicocca di Milano)