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I numeri flop della scuola. Un disastro degno di Arcuri e Azzolina

Pubblicato il 17/09/2020 10:53 - Aggiornato il 17/09/2020 10:55

Basta semplicemente guardare i numeri per rendersi conto del flop che ha colpito la scuola.

Su 2,4 milioni di banchi (monoposto), necessari per soddisfare il fabbisogno scolastico per garantire il distanziamento, solo “200mila”, dato che riferisce la Repubblica, sono stati consegnati, vale a dire meno del 10% del totale. 

Ma non è tutto, perchè, quest’anno, ad appesantire la situazione, vi è la voragine dei docenti che mancano. 215mila è il numero delle cattedre che sono rimaste scoperte e che verranno assegnate a supplenti e docenti precari. Numero che potrebbe lievitare a 260mila se si considerano i vuoti da colmare per le assenze dei docenti “fragili”. Bisogna ammetterlo, alla ministro va riconosciuto il merito: “è record mondiale per il precariato”, commenta Pino Turi, segretario generale Uil scuola. 

A rimanere fuori dal cerchio anche la situazione che riguarda gli alunni disabili, in alcuni casi, costretti a rimanere a casa perchè su oltre 21.000 posti da ricoprire per il sostegno, sono stati assunti meno di 2mila docenti.

La lista della vergogna non finisce, all’appello mancano, tra personale Ata e collaboratori scolastici, 13.677 figure. Gli intoppi riguardano anche le assunzioni dei Dsga, i direttori dei servizi generali e amministrativi nelle scuole, al secondo posto come importanza dopo i presidi: su 3.378 ne sono stati assunti 1.100. 

Nel frattempo Lucia Azzolina, continua a posticipare le date: “Abbiamo nominato 70mila supplenti, entro il 24 settembre avremo tutti in cattedra”. È facile ricordare, proprio poco tempo fa la ministro aveva assicurato che il problema cattedre sarebbe stato risolto il primo di settembre.