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I “miracoli” di Zingaretti: moltiplicate le poltrone (e le spese) della Regione Lazio

Pubblicato il 10/05/2021 09:26

Se c’è un risultato del quale va riconosciuto il merito all’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti, che ha da pochi mesi lasciato il posto al rientrante Enrico Letta, è quello di aver saputo prendere le poltrone a disposizione nella Regione Lazio e moltiplicarle, compiendo così il suo personalissimo miracolo. Guardare per credere al numero delle Commissioni permanenti: nel 2013, anno in cui Zingaretti si è insediato, erano soltanto 8, oggi sono diventate addirittura 13. Con presidenti e vice che hanno totale libertà nella selezione di personale di propria fiducia.

I "miracoli" di Zingaretti: moltiplicate le poltrone (e le spese) della Regione Lazio

E pensare che prima di Zingaretti proprio la governatrice Renata Polverini era finita sulla graticola per il numero di commissioni permanenti, 16, a fronte di 70 consiglieri regionali. Poi la riforma, con il numero di consiglieri scesi a 50 sull’eco dello scandalo delle spese pazze e il numero di commissioni dimezzato, arrivando a 8 con tanto di taglio delle indennità economiche ai presidenti. Con l’arrivo di Zingaretti, lo status quo è stato mantenuto soltanto per la prima legislatura. Poi, l’ex segretario dem ha deciso che era arrivato il momento di un ritorno al passato.

Nel 2018, Zingaretti ha deciso così di riportare a 11 il numero delle commissioni, poi diventate 12 con la nascita di quella “a tutela del territorio e della protezione civile” affidata a Sergio Pirozzi. Infine, in queste settimane, ecco arrivare anche la tredicesima, quella per la Trasparenza. Con le spese che però, come sottolineato da Il Tempo, sono nel frattempo lievitate, visto che a ogni presidente di commissione permanente viene assegnato un capo segreteria che può essere un esterno, più due interni e due esterni tra laureati e diplomati. Considerando che, come detto, le commissioni sono attualmente 13, si arriva così a un totale di 39 esterni e 26 interni, ai quali va poi aggiunto un addetto per ogni vicepresidente per un totale di 91 posti di lavoro.

Un colpo niente male, quello messo a segno da Zingaretti. Con le commissioni che saranno al centro, tra l’altro, di un’accesa partita politica che andrà in scena a breve, quella per l’elezione delle presidenze. Con la maggioranza che, per esempio, si terrà stretta la Commissione Covid, nata a un anno dall’emergenza e che finirà sotto la guida di Sara Bettini del Pd, protagonista di non poche polemiche per i festeggiamenti andati in scena il 1 maggio 2020 insieme allo stesso Zingaretti, una scena alla quale gli italiani furono costretti ad assistere dalle loro case, rinchiusi dal governo che aveva messo in lockdown l’intero Paese.

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