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Green Pass Globale, ora l’Oms “minaccia” l’Italia. “Non vuole aderire? Ci pensi bene…”.

Pubblicato il 10/04/2024 10:13 - Aggiornato il 10/04/2024 10:16

In molti lo avevano previsto, o quantomeno immaginato. Si diceva che dopo la Pandemia il famigerato Green Pass non sarebbe scomparso, anzi. E infatti il tanto discusso “libretto di circolazione medico” per le persone oggi diventa globale. Almeno è questa la proposta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il cosiddetto “Green Pass Globale” proposto dall’Oms sarebbe una sorta di fascicolo sanitario elettronico, simile a quello esistente in ogni Paese ma accettato in tutto il mondo. Ovviamente la giustificazione per questa ennesima “schedatura” sarebbe da ricercare nelle emergenze sanitarie che potrebbero seguire la Pandemia da Covid. Gli italiani potrebbero chiedersi se questo significhi che dovremo prendere il caffè in piedi anche all’estero… ma non c’è troppo da scherzare. Perché in teoria ogni Nazione ha la facoltà di scegliere se aderire o no al progetto. Ma, in pratica, già partono gli “avvertimenti”. (continua dopo la foto)

Ieri il direttore dell’Ufficio Regionale dell’Oms Europa Hans Kluge, in un’intervista rilasciata ad AdnKronos Salute, lo ha detto chiaramente. “Vorrei incoraggiare tutti i Paesi – compresa l’Italia – a riflettere attentamente su come gestirebbero la prossima crisi sanitaria”. Insomma, si ricomincia con la solfa della “pandemia inevitabile”, la famosa Malattia X. Che qualcuno già identifica in un Virus dell’influenza aviaria dalla mortalità altissima. E che comunque viene considerata inevitabile se non addirittura prossima a verificarsi. “Crediamo che ci sia bisogno di più, e non di meno, cooperazione e scambio per aiutare e prevenire o rispondere alla prossima grande emergenza sanitaria”, ha detto Kluge. “L’Oms Europa lancerà alla fine di questo mese una Rete paneuropea per il controllo delle malattie, composta da PAesi Ue e non Ue della Regione Europea, che include l’Asia Centrale”. (continua dopo la foto)

Si tratterebbe quindi di una gigantesca rete globale di informazioni, alla faccia della privacy e del diritto di tutela dei propri dati sanitari. Naturalmente giustificata da una “emergenza” che però è solo ipotetica. “A livello globale”, ha proseguito Kluge, “l’incapacità di prevenire e di gestire adeguatamente la pandemia da Covid-19 ha comportato un’immensa perdita di vite umane e di salute, nonché un’interruzione senza precedenti delle attività economiche e sociali in tutto il mondo”. Quindi l’Oms ha pensato di rifondare l’architettura sanitaria introducendo “un Green Pass globale che sarebbe fondamentalmente un’estensione e digitalizzazione della Yellow Card in uso anche in Italia, necessaria per verificare la vaccinazione contro alcune malattie pericolose e richiesta per l’ingresso in alcuni Paesi”. E con la scusa di possibili emergenze, la rete si stringe. Verso una società in cui le forme di controllo digitali somigliano sempre più a una sorta di Matrix globale. E’ proprio vero che “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”.

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