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“Ecco fino a quando continueremo a dare armi all’Ucraina”. La Clamorosa decisione del governo

Pubblicato il 29/11/2022 07:21

Il governo Meloni continua sulla linea delle armi all’Ucraina e della piena condanna dell’aggressione della Russia e della violazione dell’ordine internazionale posto a fondamento della Carta delle Nazioni Unite, che punta alla pace e condanna la violenza fra Stati. Altre armi, altra guerra. Con le sanzioni che invece di affamare la Russia stanno affamando l’Italia. Inflazione alle stelle, prezzi dei carburanti da incubo e un carrello della spesa sempre più vuoto. Per non contare bollette e costi dell’energia senza precedenti. La strategia Meloni sulla gestione della crisi Ucraina è dunque la stessa di Draghi. Come riporta Il Tempo, “la coalizione di centrodestra ha lavorato ad una mozione unitaria sull’Ucraina da presentare domani nell’Aula della Camera”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo quanto appreso dall’AGI, l’orientamento è quello di proporre una proroga di alcuni mesi, probabilmente anche per tutto il 2023, del sostegno a Kiev con la concessione di tutti gli strumenti utili – anche armamenti – per combattere contro l’invasione. “Ovviamente dopo aver sentito le Camere e in base agli accordi Nato. La notizia è stata poi confermata nel pomeriggio, quando è arrivato l’emendamento presentato dai relatori Roberto Menia (FdI) e Clotilde Minasi (Lega) al decreto legge 8 novembre 2022, n. 169, recante disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della NATO, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l’AIFA, all’esame del Senato”. (Continua a leggere dopo la foto)

“È prorogata fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina di cui all’articolo 2 bis del decreto legge 25 febbraio 2022 numero 14 convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022 numero 28 nei termini e con le modalità ivi stabilite”. Ma che tipo di armi stiamo inviando all’Ucraina? Per quanti soldi? Domande che non possono avere risposte precise perché il precedente Governo guidato da Mario Draghi aveva stabilito di tenere secretati i dettagli relativi alla tipologia di armamenti inviati e al loro costo. E anche qui si procede sulla stessa linea. (Continua a leggere dopo la foto)

Come commenta ByoBlu, “si obbligano i cittadini a mettere mano al portafoglio senza rendere trasparente che cosa si intende finanziare e con quanti soldi. Senza contare che quelle stesse armi finanziate dai cittadini italiani stanno contribuendo a deteriore ulteriormente il tenore di vita degli stessi cittadini”. Se non si possono avere delle cifre certe su quanto ha speso finora l’Italia per le armi all’Ucraina, si possono però fare delle stime. Ci ha provato Milex, l’Osservatorio sulle spese militare italiane, che da tempo segue con attenzione tutte le decisioni prese dagli esecutivi nostrani in tema di guerra. “Una cifra complessiva di oltre 450 milioni di euro”.

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