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Gli italiani hanno paura: la corsa al risparmio soffoca la ripresa

Pubblicato il 19/10/2020 11:10 - Aggiornato il 19/10/2020 11:16

Un’Italia che ha paura, che fatica a vedere un futuro davanti a sé in questo momento di crisi sanitaria ed economica. Per niente aiutata da un governo dalle politiche confuse, dal quale i cittadini si aspettano ogni giorno tutto e il contrario di tutto. E che finisce così per rafforzare una sua vecchia abitudine, quella di depositare soldi sul conto corrente per congelare i propri risparmi e saperli al sicuro, anche senza rendite. Un trend da tempo iscritto nel dna dei cittadini del Bel Paese e rafforzato dalle difficoltà del lockdown e della riapertura a singhiozzo, devastante per molte categorie di lavoratori.

Gli italiani hanno paura: la corsa al risparmio soffoca la ripresa

Risparmiare, dunque, è la nuova parola d’ordine in epoca Covid. Lo ha sottolineato attraverso le pagine di Repubblica Elisa Coletti, responsabile della Banking Research alla Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo: “Il calo dei consumi nei primi due trimestri di quest’anno è stato più forte della riduzione del reddito disponibile e questo ha causato un aumento della propensione in risparmio, che in Italia è arrivata nel secondo trimestre fino al 18,6% secondo i dati Istat”. Un livello molto più alto rispetto all’intero triennio precedente, quando si era fermato all’8%. Comune, però, a tutti i Paesi d’Europa, spaventati allo stesso modo dalla crisi.

Gli italiani hanno paura: la corsa al risparmio soffoca la ripresa

Secondo Marcello Messori, professore alla Luiss di Roma ed esperto finanziario, è aumentato il divario “fra quanti hanno continuato a percepire redditi medio-alti e risparmiare e quanti avevano già redditi bassi e hanno subito ulteriori perdite di reddito”. L’incertezza inoltre “ha indotto il crollo degli investimenti privati da parte delle imprese private, che hanno così accantonato risorse finanziarie”. Il 2020 ha visto l’aumento di depositi in banca, sottolineando come l’Italia fatichi a spingere i cittadini a finanziare l’economia reale. Il senso di sfiducia nelle istituzioni porta, piuttosto, al risparmio sempre e comunque. Rendendo così la ripresa molto più difficile.

Gli italiani hanno paura: la corsa al risparmio soffoca la ripresa

Come si esce da questo stallo? Secondo Messori è importante favorire il finanziamento delle imprese da parte di investitori istituzionali come fondi pensionistici e assicurazioni sulla vita. Altro passaggio fondamentale è superare la coincidenza fra chi gestisce l’impresa e chi ha la proprietà: “Gli strumenti per finanziare le imprese anche piccole ormai esistono, andrebbero al massimo potenziati o resi più efficaci. Ora più che mai è il momento di darsi da fare”.

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