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Negano gli effetti collaterali da vaccino. Ma c’è l’assicurazione che ti tutela dai danni

Pubblicato il 06/12/2021 19:38 - Aggiornato il 07/12/2022 18:28

Una manciata di giorni fa, i ‘danneggiati dal vaccino’ anti-Covid hanno manifestato in strada a Roma, sostenendo di essere stati ‘abbandonati’ dal ministro della Salute Roberto Speranza: “Reazioni avverse da vaccino: lo Stato dov’è? Vogliamo garanzie per chi ha subito danni”, recitava uno striscione. “Abbiamo creduto nel vaccino, abbiamo creduto nello Stato, ed ora ci ritroviamo danneggiati da quello stesso vaccino e senza nessuno che ci ascolti. Siamo totalmente abbandonati”, dice all’Adnkronos una signora che regge l’immagine di un uomo recante la data della morte, il 12 maggio 2021. La donna racconta di essere lì “per un amico morto dopo la prima somministrazione di Pfizer, aveva 62 anni. Aveva avuto dei problemi cardiologici, il medico glielo aveva sconsigliato ma glielo hanno fatto ugualmente, è tornato a casa, è andato a dormire e non si è più risvegliato. Nessuno ne ha parlato”.

Provocatoriamente, verrebbe da consigliare ai manifestanti di fare ciò che ogni buon cittadino italiano ha imparato a fare: rivolgersi al privato. Nel caso di invalidità, ricovero e persino terapia intensiva derivanti da reazioni avverse al vaccino lo Stato fa orecchie da mercante e i media minimizzano o negano i danni? L’Unipolsai, invece, no. Non nega gli effetti avversi, anzi: vi propone anche un ventaglio di offerte assicurative, in bella vista sul sito della compagnia.

“Scegli di tutelarti in caso di reazione avversa al vaccino per la prevenzione del Covid-19” si legge. Nella polizza è offerta una “Diaria di 100€, per massimo 30 giorni, in caso di ricovero senza accesso alla terapia intensiva per reazione avversa al vaccino”. Ma non temete, ce n’è anche per chi finisce in terapia intensiva: “Diaria di 200€, per massimo 30 giorni, in caso di ricovero con accesso alla terapia intensiva per reazione avversa al vaccino”. E nella copertura assicurativa è previsto anche un “riconoscimento di un’indennità, in caso di invalidità permanente, per reazione avversa al vaccino nei 30 giorni successivi alla somministrazione”. Così, mentre il dibattito sulle reazioni avverse al vaccino impazza e chi si permette di notare una serie di malori ‘sospetti’ viene tacciato di essere un no vax, l’Unipolsai si porta avanti col lavoro e cerca di trarre profitto dalle (legittime) paure dei cittadini. In fondo, parafrasando il loro claim, il privato in Italia è sempre “un passo avanti'” rispetto allo Stato …