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Il primario Garavelli: “Mi hanno fatto Cavaliere per le mie cure domiciliari, ora mi trattano da No-vax”

Pubblicato il 06/08/2021 16:24

Il primario di Malattie infettive all’ospedale Maggiore di Novara, il dottor Pietro Luigi Garavelli, durante una recente manifestazione contro il Green Pass ad Alessandria, ha “osato” dire: “Il Green Pass è una forma di lockdown mascherato e che ha la sola funzione di indurre la vaccinazione”. Per questo – e anche solo per il semplice fatto di essere in piazza a manifestare – la sua azienda sanitaria ha aperto una procedura nei suoi confronti per valutare azioni. Nell’era del Regime funziona così. Ti opponi alla retorica dominante? Ti togliamo il lavoro. Garavelli ora è deluso, amareggiato e sotto choc. Ha detto: “Non parlerò mai più di Covid”. La Verità, però, è riuscita a strappargli un’ultima intervista, in cui il medico spiega molte cose. Cosa ha detto? (Continua a leggere dopo la foto)

“Ci tengo a ricordare che per il mio impegno contro il Covid, e per le mie cure domiciliari, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi ha nominato Cavaliere. E ora mi bastonano, mi trattano da no-vax. È un brutto momento, ho pensieri cupi. Cosa ho detto in piazza? Che sono vaccinato. Ma ho anche parlato del grande vanto del Piemonte, ossia le terapie domiciliari precoci, che devono essere complementari ai vaccini. Il vaccino da solo non basta”. (Continua a leggere dopo la foto)

Aggiunge Garavelli: “Le terapie domiciliari consistono nella somministrazione di alcuni farmaci come idrossiclorochina, cortisone, eparinici… È il protocollo ufficiale della Regione Piemonte, per altro elaborato da tutta una seria di tecnici, tra i quali non figuro io. Comunque ormai non parlerò più di Covid. Mi arrendo: prima la salute. Torno ai miei vecchi amori, alle mie passioni, agli hobby. Torno a scrivere”. Il dottor Garavelli ora aspetta anche che la sua azienda sanitaria si pronunci sulla decisione che ha preso nei suoi confronti.

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