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“Ecco a cosa pensano di più gli italiani…” Dimenticate amore o sesso è questa la nuova “ossessione” nazionale

Pubblicato il 23/11/2023 14:14 - Aggiornato il 23/11/2023 14:17

Mentre politica e media si perdono in infinite discussioni su sesso degli angeli, patriarcato, fluidità, gli italiani sprofondano sempre più nella crisi economica. Le famiglie, i lavoratori non ce la fanno più. Lo testimonia un sondaggio realizzato dall’Ipsos di Nando Pagnoncelli. La nuova ossessione dei nostri concittadini sono le bollette. Un incubo per un italiano su quattro, che non riesce più a pagare regolarmente. Questo è uno dei frutti avvelenati di politiche sbagliate sul fronte interno e su quello internazionale. Si chiama “povertà energetica”, un tema che ci riporta indietro di 50 anni. Esattamente ai tempi della guerra dello Yom Kippur e alla conseguente crisi del petrolio, il cui prezzo, al tempo, era usato come arma di ricatto. I meno giovani si ricorderanno delle domeniche a piedi a targhe alterne. Oggi l’energia è tornata a essere, come allora, un bene di lusso. (continua dopo la foto)

Come ci siamo arrivati? Attraverso la lenta distruzione del modello economico europeo, portata avanti da una classe politica poco lungimirante. Alla quale si sono aggiunte decisioni altrettanto miopi in occasione dello scoppio della guerra in Ucraina. “Diciamo che ci siamo accorti che quella in cui stavamo vivendo era una situazione eccezionale”, è la considerazione di Pagnoncelli. “L’energia, per tantissimo tempo è stata considerata una commodity abbondante e alla portata di tutti. Dopo lo shock petrolifero del 1973 il nostro Paese e le sue grandi aziende energetiche hanno lavorato per garantire a una società sempre più energivora un futuro senza grandi problemi di approvvigionamento. Una garanzia che dopo l’attacco russo all’Ucraina è venuta definitivamente meno e che ha provocato un senso di diffusa incertezza”. Era proprio inevitabile ritrovarsi in questa situazione? O si sarebbe potuto evitare? Di certo la politica è stata miope e ha grandi colpe. (continua dopo la foto)

Le reazioni allo scoppio della guerra in Ucraina, come aveva previsto chi spingeva per l’uso della diplomazia in opposizione all’invio di armi, sono costate care. E oggi ce ne rendiamo conto tutti. Ma non c’è solo questo. Il modello di vita occidentale ha un costo. Ma costruire una società basata su consumismo, produttività, crescita infinita come simbolo di benessere non può funzionare se non si garantisce alle persone un adeguato potere d’acquisto. E’ la grande contraddizione del neoliberismo. La convinzione che il mercato lo faccia l’offerta. Ma se non c’è domanda, è inutile aumentare la produttività. Se la gente non riesce più nemmeno a pagare le spese il sistema crolla. Così, il sondaggio di Pagnoncelli ci mette di fronte alla realtà. Fra gli italiani, il vero incubo è il peggioramento della propria condizione economica. E la prima voce sono proprio le bollette di luce e gas, un incubo per molti.