Alla fine il governo ha scelto di mantenersi fedele alla linea adottata negli ultimi mesi, ignorando le proteste degli italiani che continuano a chiedere a gran voce in questi giorni l’abolizione delle misure anti-Covid, visto l’ottimismo figlio dei numeri su morti e contagi ormai in costante calo. L’esecutivo ha infatti deciso di porre la fiducia sul decreto legge che stabilisce l’obbligo vaccinale per gli over 50, legato al Green pass.
Come spiegato da Il Tempo, il testo sarà in esame nelle prossime ore alla Camera dei Deputati. L’annuncio delle fiducia è stato dato durante la Conferenza dei capigruppo. Il provvedimento, che dovrà essere convertito entro il prossimo 8 marzo, dovrà poi passare in Senato. Una decisione che non ha mancato di scatenare altre, feroci proteste.
La decisione è stata presa per evitare altri pericolosi incidenti di percorso, dopo che in commissione Affari sociali, dove erano in discussione proprio le modifiche al decreto Covid, la Lega per due volte aveva votato con l’opposizione: prima il patatrac sull’emendamento di FdI contro la discriminazione a scuola tra studenti vaccinati e non, poi il secondo incidente, ancora più clamoroso, con il Carroccio che ha rifiutato di ritirare il proprio emendamento per la decadenza dell’obbligo del Green pass con la fine dell’emergenza, fissata per il 31 marzo.
La scelta di mettere la fiducia sull’obbligo vaccinale non fa che confermare, però, il clima di fortissima tensione all’interno dell’esecutivo. Sulla carta, Draghi dovrebbe poter contare su un’ampia maggioranza, formata da partiti di destra e sinistra. All’atto pratico, però, conflitti e colpi di scena sono ormai all’ordine del giorno. Una debolezza che potrebbe presto esplodere in maniera definitiva.
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