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Coronavirus, le grandi aziende offrono a tutti gli italiani servizi gratuiri: ecco quali

Pubblicato il 12/03/2020 16:34

È arrivata la solidarietà digitale. Condividiamo volentieri l’iniziativa di alcune grandi imprese per fronteggiare l’emergenza coronavirus e la quarantena forzata per l’Italia intera. Sul sito del Governo, alcuni grandi gruppi hanno messo a disposizione servizi gratuiti per aiutarci in questo momento difficile in cui è bene rimanere a casa. Alcuni esempi? Vodafone elimina limiti di minuti e giga; Amazon mette a disposizione formazione e Prime Video; Mondadori regala Abbonamenti gratuiti per tre mesi ai magazine del Gruppo; La Repubblica e La Stampa gratis per 3 mesi.

Il nome della campagna è “coronavirus: la digitalizzazione a supporto di cittadini e imprese”. Imprese e associazioni hanno messo e metteranno a disposizione servizi gratuiti. Scopri i servizi e le soluzioni innovative cui puoi accedere grazie all’iniziativa di solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione. L’elenco completo dei servizi di cui è possibile usufruire è consultabile a questo link.

Le iniziative, i servizi e le soluzioni disponibili hanno il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette a cambiare le loro abitudini permettendo di: lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate; leggere gratuitamente un giornale anche senza andare in edicola o un libro senza andare in libreria sul proprio smartphone o tablet; restare al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning.

Ricordiamo infatti che secondo l’ultima ordinanza del governo l’Italia tutta è definita “zona di sicurezza” fino al 3 aprile 2020 per tentare di fermare la corsa del coronavirus. Non si può uscire di casa a meno che non ci siano dei comprovati motivi: il decreto parla esplicitamente di divieto di spostamento se non per “comprovati motivi di lavoro” oppure “gravi esigenze familiari o sanitarie”. La linea imposta dal decreto prevede di mantenere sempre, in ogni caso, la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Qui il vademecum della polizia.

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