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Conte alla guida del M5S? In tanti spingono il premier verso la leadership

Pubblicato il 16/11/2020 11:24

Avanti tutti uniti con il centrosinista, a braccetto con quel Pd che un tempo rappresentava la casta da abbattere e adesso è diventato fido alleato di governo. Nel caos degli Stati Generali del Movimento Cinque Stelle, una pagina ampiamente dimenticabile nella recente, triste storia del partito, a emergere come veri vincitori sono il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Roberto Fico, capaci di imporsi come la miglior garanzia per un futuro, se non roseo, quantomeno ricco. Realisti, sinonimo di stabilità. Applauditi virtualmente dai tanti esponenti di quella che è ormai diventata la stampella di Zingaretti e Renzi.

Conte alla guida del M5S? In tanti spingono il premier verso la leadership

Sulla carta, le strade del premier e quella del M5S proseguono parallele, senza incrociarsi. Ma è ormai chiaro a tutti che la è alle leadership del Movimento che Conte, non a caso restio a fondare un proprio partito personale, continua a pensare. Certo, servono tempi e condizioni precise e non è scontato che alla fine si verifichino. Ma l’idea circola ormai insistente, con tanto di tappe già delineate: elezioni del Capo dello Stato a inizio 2022 e poi, con l’avvicinarsi della fine della legislatura, rafforzamento della candidatura dell’Avvocato del Popolo come naturale guida dei Cinque Stelle in vista del voto.

Conte alla guida del M5S? In tanti spingono il premier verso la leadership

A favore di Conte gioca d’altronde il fatto che l’organo collegiale del Movimento sia venuto alla luce senza la presenza di figure importanti. Ci sarà un portavoce, che potrebbe essere Paola Taverna, ma in questo modo Conte non si troverà di fronte un vero e proprio antagonista di peso. L’obiettivo, nel breve periodo, è quindi tenere botta e arrivare senza troppe complicazioni al semestre bianco, quello che precede l’elezione del presidente della Repubblica e che scatterà a partire dal giugno 2021. Una volta sbrigata la pratica del successore di Mattarella, il premier potrà iniziare a saldare la sua leadership, con la benedizione di un Beppe Grillo sempre più dalla sua parte.

Conte alla guida del M5S? In tanti spingono il premier verso la leadership

Unica voce fuori dal coro, all’interno del Movimento, resta quella di Alessandro Di Battista. Solo, abbandonato a sé stesso, mentre ancora si sgola per ricordare al Movimento le tante promesse tradite, invitando tutti a guardarsi allo specchio. Di Maio è dall’altra parte della barricata, ormai talmente camaleontico da non sapere forse nemmeno più lui quale sia la sua vera natura. Fico ha preso durissime posizioni verso il ribelle: “Siamo cambiati, non ci sono persone più pure di altre”. Tutti d’accordo, ormai, sull’impossibilità di tornare indietro. Conte gongola e prepara con tutta calma le sue prossime mosse.

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