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Ci voleva la Superlega del calcio per capire che i più forti schiacciano tutti?

Pubblicato il 20/04/2021 11:30 - Aggiornato il 20/04/2021 11:31

Lo schema che sta dietro la Superlega è chiaro: i più forti si uniscono e vogliono comandare su tutti per prendersi e spartirsi diritti sportivi -e non solo-. La notizia della nascita di quella che dovrebbe diventare la nuova competizione sportiva ha sollevato un polverone che sta facendo discutere il mondo intero. Molte persone si dichiarano indignate e temono che questo rappresenti il salto nel vuoto che porterà alla fine del calcio. Tutta ipocrisia. Ciò che sta accadendo nel mondo calcistico non rappresenta nulla di nuovo, anzi.

È la stessa identica dinamica che si ripete oramai in ogni spazio e ad ogni livello dei contesti sociali dentro cui siamo immersi: una banca d’affari forte finanzia ciò che l’emergenza Covid ha rovinato. Ed è esattamente questo che sembra essersi radicato nell’opinione pubblica, l’idea per cui sarebbe l’emergenza Covid ad obbligare i grandi Club a correre ai ripari, affidandosi al mondo finanziario, per prendere un po’ di soldi e scampare alla rovina. Ma la verità è che con questo schema i più forti schiacciano tutti. (Continua dopo la foto)

Dicevamo, nel calcio si sta replicando ciò che accade dovunque, nel mondo dell’economia reale, nel mondo del lavoro… Nel mondo del lavoro, ad esempio, accade esattamente questo: il padrone più forte perchè ha dietro una banca d’affari, schiaccia i diritti degli altri fino ad arrivare anche ad arrogarsi il potere e il diritto di ledere la dignità delle persone. Quello che è successo e sta accadendo a Taranto ne è un esempio.

Volendo questo stesso schema lo si può rintracciare perfino nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Prima avevano cominciato a sfilare pezzi della sanità pubblica a vantaggio della sanità privata, adesso sono i grandi interessi a muovere i fili del comando, singole persone, singoli apparati elitari che sono diventati la locomotiva che traina e che sta davanti a tutto il resto. Questo è esattamente il gioco della dinamica elitaria.

I più forti prima erano le multinazionali, poi il potere finanziario e adesso anche Big Pharma. Stiamo dando il potere ai più forti di decidere su ogni aspetto della nostra vita, da quella lavorativa a quella sanitaria. Questo è il capitalismo che si maschera e che in nome dell’emergenza avanza mangiandosi pezzi delle realtà dei contesti sociali. (Continua dopo la foto)

Che Draghi dica che è contrario alla nascita di questa nuova competizione perchè così si vanno a ledere i diritti degli spettatori o perchè così si blocca il merito, è un’assurdità. Draghi cosa è se non l’uomo che aveva avviato le privatizzazioni, cioè colui il quale aveva dato il via proprio a quello che adesso sta succedendo nell’ambiente calcistico? Il paradosso è che serviva che questo accadesse nel calcio per far capire alle persone che, dello stesso identico schema, ne è già intrisa la nostra vita.

Recovery Plan e soldi che dovrebbe arrivare dall’Europa. A distanza di un anno dove sono questi soldi? Siamo circondati da fallimenti, famiglie e lavoratori che non riescono ad andare avanti, eppure i più forti hanno deciso che le persone devono aspettare, che è colpa dell’emergenza causata dal Covid e che loro saranno la soluzione alla rovina.