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“Ci spremono come arance e portano i soldi all’estero”, la battaglia del ristoratore contro Deliveroo e Just Eat

Pubblicato il 02/01/2021 18:43

Quando si dice passare delle parole ai fatti… È quanto sta facendo ogni giorno Pasquale Naccari, ristoratore fiorentino e portavoce dei Ristoratori Toscana, il quale ha le idee molto chiare e ha deciso di non rimanere con le mani in mano. Sulle spalle degli imprenditori e nel caso specifico degli imprenditori e lavoratori appartenenti alla categoria della ristorazione, troppe le ingiustizie e le pretese illogiche avanzate dal governo.

“A maggio ho fatto la battaglia contro i buoni pasto, bandendoli dal mio locale e distruggendo i pos, a ottobre e novembre non ho pagato le tasse per poter sostenere la cassa integrazione e le 13esime dei dipendenti e saldare i fornitori”, esordisce così l’imprenditore con un post su Facebok.

Non solo il danno delle chiusure e gli aiuti inesistenti o insufficienti da parte del governo, ma anche la beffa delle misure per limitare l’utilizzo del contante, con il conseguente carico delle commissioni sugli esercenti già in una condizione di profonda difficoltà.

La battaglia del ristoratore non si ferma qui, prosegue il discorso comunicando quella che è la nuova iniziativa che porterà avanti: “Comincia da stasera una nuova battaglia contro Justeat e Deliveroo. Non contro i fattorini, alcuni dei quali conosco personalmente e stimo, ma contro queste multinazionali che portano i loro soldi all’estero spremendoci tutti (noi e i fattorini) come le arance. Con noi hanno smesso di lavorare”.

Ecco dunque che i tablet saranno “ridotti al lumicino!”. Il nuovo motto è “Chi vuole ci chiama, a costo di fare 0!”

Imprenditori e lavoratori: tutto il mondo dell’economia reale lancia continuamente campanelli di allarme, ma Conte e la sua corte dall’alto del palazzo non vedono e non sentono. Non possono ridurre così gli italiani. E pensare che proprio poco fa, il virologo Pregliasco, sfregando la sua sfera di cristallo, ha lanciato l’ennesima profezia (tipica dei nuovi sacerdoti Covid che compaiono in televisione come fossero i portatori di verità assolute), dicendo che “la terza ondata è certa, pranzi e cene vanno dimenticati per tutto il 2021” e invitando il governo a “continuare in questo modo”.