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Caso Lucarelli-Pedretti, interviene la magistratura. Ecco l’ipotesi di reato su cui si indaga

Pubblicato il 17/01/2024 11:25

La morte della ristoratrice Giovanna Pedretti sta sconvolgendo la comunità social e non solo. Fra la gente comune, monta la rabbia contro i media. In particolare, l’opinionista Selvaggia Lucarelli è nel mirino dei commentatori del Web. Tanto da aver deciso di lasciare X, travolta da un coro di critiche. Nel frattempo le indagini della Procura di Lodi sul suicidio della titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano prosegue in due direzioni. Si parla di “aperta istigazione al suicidio”, accusa allo stato contro ignoti. E si cerca di ricostruire le ultime ore di vita di Giovanna Pedretti. In attesa di una perizia definitiva sulle cause della morte. (continua dopo la foto)

La Pedretti era stata travolta da una tempesta mediatica, scoppiata in seguito alla sua risposta a una recensione di un cliente che discriminava gay e disabili. Alcuni, fra cui la Lucarelli e il suo compagno, avevano affermato che la recensione fosse falsa. Additando al pubblico ludibrio la donna, che a quanto pare non ha retto di fronte al clamore mediatico e agli attacchi violenti degli haters. Ora la Procura aspetta il responso dell’autopsia, che sarà effettuata a Pavia. Poi si concentrerà sull’analisi del post incriminato. L’obiettivo è capire chi fosse l’autore della recensione discriminante e come sia finito sul profilo Facebook della piccola pizzeria. In ogni caso, anche se il post non fosse genuino, in molti fanno notare che la Pedretti non meritava la pubblica gogna. E che i processi sommari per via mediatica sono un simbolo di inciviltà. (continua dopo la foto)

La rabbia popolare contro i media sta crescendo. “Facile prendersela con le persone comuni che non possono difendersi”. “Perché non andate a indagare sui veri criminali? Forse perché è pericoloso?”. Questi, riassunti, sono i contenuti di molti post che circolano in rete. Sulla cancellata del parco situato di fronte al ristorante, intanto, è apparso uno striscione inequivocabile. Una scritta vergata su un grande lenzuolo: “Stampa e Tv, rispettate la famiglia e non fatevi vedere più”. Un altro striscione simile è stato appeso su un’abitazione adiacente alla pizzeria. Mentre Simona Callegari, un’avvocatessa che ha detto di essere la portavoce della famiglia, ha chiesto silenzio e rispetto per i parenti di Giovanna.