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“Draghi? Ridicolo! Invece di fare le battute…”. Cacciari asfalta il premier in diretta: il suo affondo

Pubblicato il 08/04/2022 12:13

Lo ha detto in un’intervista rilasciata a Andrea Malaguti su La Stampa e lo ha ribadito a Lilli Gruber nella puntata del 7 aprile di “Otto e mezzo“. Massimo Cacciari è uno tsunami contro Draghi e il governo. Il filosofo, commentando la “battuta” di Draghi sul condizionatore o la pace, gli dà direttamente del “ridicolo”. E attacca: “Invece di fare battute, ci dica come aiuterà le famiglie. Servono una strategia fiscale, più debito pubblico e un nuovo Stato sociale. Le sanzioni sono giuste, ma il peso va condiviso”. Si parla di guerra, e del dettaglio delle conseguenze per l’Italia: bollette alle stelle, caro vita, crisi energetica e tutto il corollario di problemi e disgrazie che stiamo imparando a conoscere, giorno dopo giorno. (Continua a leggere dopo la foto)

Draghi ha ricordato come “l’Italia dovrà fare sacrifici”, concetto che ha fatto imbestialire Cacciari: “I sacrifici vengono distribuiti… come? Vanno spalmati come si deve! Non possono essere sacrifici così. C’è gente che non può sacrificarsi, viva Dio. Lo faremo io e te – riprende il filosofo rivolgendosi a Lucio Caracciolo – non puoi chiamare l’Italia ai sacrifici. Ma che roba è? Bisogna fare una politica fiscale, bisogna che spieghino che tipo di politica fiscale. Ogni giorno viene fuori che dobbiamo tirare fuori miliardi in più: sono tutti debiti!”. (Continua a leggere dopo la foto)

Continua Cacciari: “Non possiamo continuare con la prassi secolare di rovesciare montagne di debiti su figli e nipoti, è una vergogna vivaddio! Che mi spieghino quale politica fiscale intendono fare, se intendono fare una patrimoniale e di che tipo. Dicano le cose, dicano le cose come stanno! Draghi dice che non mette le mani in tasca agli italiani: ma che discorso è? Se aumentano le tariffe di continuo non è mettere le mani in tasca? Ma che discorso è? Ma cosa dicono?”, attacca Caccari. (Continua a leggere dopo il video)

“Le sanzioni colpiscono in modo differente. E l’Italia ne sarà colpita maggiormente. Lei (dice riferendosi all’intervistatore, ndr) pensa che io, con il mio reddito, abbia problemi a lasciare acceso il condizionatore anche con la bolletta triplicata? Pensa che sia la stessa cosa l’inflazione al 7% per uno come me o per chi porta a casa 1500 euro al mese, vale a dire larga parte della popolazione? Come si possono dire certe enormità? Mi ha lasciato di sale la battuta di Draghi. Il 60-70 per cento del popolo italiano non ha i soldi per pagare le bollette”.

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