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Burioni lancia il boicottaggio di NaturaSì che paga i tamponi ai lavoratori no-vax

Pubblicato il 22/09/2021 09:03

Mentre a gran voce si elogia la scelta della catena di supermercati bio NaturaSì, che ha deciso di pagare il tampone ai propri lavoratori che non hanno il green pass e non sono vaccinati, il solito Roberto Burioni interviene per dire la sua. E cosa avrà detto? “Se una catena di supermercati liscia il pelo ai no vax deve mettere in conto di perdere i clienti che hanno fatto il proprio dovere di cittadini vaccinandosi. Con me NaturaSì ha chiuso”, ha scritto il virologo su Twitter invitando, sostanzialmente i suoi follower a fare lo stesso, e quindi a boicottare l’azienda del bio italiano. Ma vi pare normale cheun virologo inneggi al boicottaggio di una catena perché non allineata e perché sceglie di garantire i diritti ai propri dipendenti? Ma dove vogliamo arrivare ancora? (Continua a leggere dopo la foto)

NaturaSì spiega fieramente la sua decisione: “Siamo intenzionati, per garantire il rispetto delle nuove norme sul green pass, a permettere a tutti i lavoratori di svolgere la propria attività in azienda liberamente, contribuendo come Gruppo al costo dei test previsti dalla legge”, dice Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì. “Non vogliamo – prosegue – entrare nella polemica: la nostra azienda vuole garantire un aiuto ai nostri collaboratori”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude il direttore: “Per noi, come azienda del biologico italiano, in armonia con la nostra missione, sono validi tre principi fondamentali: il rispetto della salute delle persone e della Terra, il rispetto della libertà individuale, i diritti e la dignità dei lavoratori”. Una posizione che evidentemente non è andata giù a Burioni e agli altri prezzolati. (Continua a leggere dopo la foto)

“La società tutta sta vivendo una situazione complessivamente molto difficile, con la comparsa del virus – continua Brescacin – e vogliamo evitare le lotte e le divisioni che purtroppo il virus ha esasperato nella relazione tra le persone, nel dibattito pubblico e nelle aziende”. Solo applausi per NaturaSì e per la sua scelta di coraggio e libertà.

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