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Ponte di Messina, bufera sul Consorzio dei lavori. “Lacune gravi nel progetto”. Mancano anche i test sismici (VIDEO)

Pubblicato il 14/03/2024 18:51 - Aggiornato il 14/03/2024 21:58

E’ una delle opere più controverse d’Italia e se ne parla da decenni. E ora, alla ripresa dei lavori parlamentari che devono dare il via libera al progetto, il Ponte che dovrebbe collegare Sicilia e Calabria è di nuovo al centro delle polemiche. E non si tratta di questioni da poco. Ma di una vera e propria “bufera” che investe Eurolink, il Consorzio che dovrebbe realizzare i lavori. Il progetto presentato dal Consorzio, secondo quanto affermato da Angelo Bonelli, leader di Avs, nel corso del question time con il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, presenterebbe lacune molto gravi. E non su un punto qualsiasi, ma sulle valutazioni preliminari relative alla sicurezza. Non solo: non sarebbero state effettuate le adeguate prove sismiche e quelle sulla resistenza al vento. Non esattamente questioni di poco conto. (continua dopo la foto)

Secondo quanto ha riferito Bonelli, che ha citato parti della Relazione Tecnico scientifica sull’opera, a pag. 27 viene evidenziata l’omissione delle prove del vento da parte del Comitato Scientifico. Eurolink, secondo quanto riportato da alcuni giornali, avrebbe evitato di eseguire i test per non incorrere in ritardi sulla programmazione. In altra parte del documento si segnala l’assenza di studi approfonditi sulla “zonizzazione microsismica”. Un aspetto fondamentale, se pensiemo che si tratta di una delle zone a più alto rischio di terremoti nel nostro Paese. Nell’insieme, sono 68 gli ulteriori esami richiesti per garantire la sicurezza del Ponte e la sua tenuta. Alcuni già effettuati ma ritenuti “insufficienti”. E fondamentali per garantire la vita delle persone che il ponte lo dovranno percorrere con i loro mezzi di trasporto. (continua dopo il video)

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Ora si attende la risposta dei responsabili del progetto e del Ministro dei Trasporti. Chiarimenti essenziali per rassicurare l’opinione pubblica. Ma anche tutti quegli esponenti politici che hanno espresso un parere contrario alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Viene chiesta una maggiore garanzia di sicurezza e anche una completa traspareza da parte delle autorità. Il dibattito in corso alla Camera potrebbe portare cambiamenti, persino una completa revisione del progetto. E i tempi di realizzazione, che prevedevano la consegna dell’opera completata e fruibile entro il 2032, sono destinati inevitabilmente a slittare in avanti. Insomma, il Ponte di Messina parte già in ritardo. Vedremo di quanto.