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Un incubo! Dalla Cina le immagini del campo di quarantena più grande del mondo. Volevano ridurci così (VIDEO)

Pubblicato il 01/12/2022 12:31 - Aggiornato il 01/12/2022 12:56

C’è un’Italia che, da tempo, chiede un ritorno definitivo alla normalità, senza ripensamenti. Basta obblighi, basta restrizioni, basta paure. E d’altronde la scienza ha dimostrato ampiamente come sia possibile convivere con il Covid senza per questo rinchiudere in casa i cittadini o costringerli a esibire il Green pass a dimostrazione dell’avvenuta vaccinazione. E c’è invece una parte del Paese che continua a guardare con ammirazione a quanto avviene lontano da noi, in Cina, dove pure tantissime persone continuano a scendere in piazza per protestare contro le strette del governo. E dove vengono allestiti addirittura giganteschi campi di quarantena per tenere i positivi al Covid lontano dal resto della popolazione. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella città di Guangzhou, a sud della Cina, il governo sta infatti facendo costruire un campo di quarantena per tutti i casi positivi di Covid-19. Il campo è stato progettato a seguito dell’aumento esponenziale dei casi nella provincia di Guangdong: una struttura che potrebbe ospitare potenzialmente circa 250.000 persone e che fa venire i brividi soltanto a guardarla, come potete constatare in questo video diffuso dal Corriere della Sera. (Continua a leggere dopo la foto)

Proprio in queste ore, però, la Cina si è trovata allo stesso tempo costretta ad allentare alcune misure restrittive, a seguito delle violente proteste andate in scena negli ultimi giorni. Sono stati sospesi i tamponi di massa per testare la popolazione Guanghzou, mentre restano sotto lockdown alcune parti del quartiere di Haizu. (Continua a leggere dopo la foto)

Un passo indietro reso necessario dall’inasprirsi delle proteste, con scontri tra le forze dell’ordine e i cittadini. Resta impressa nella mente, però, l’immagine di quel gigantesco campo di quarantena dove potrebbero finire 250 mila persone. E pensare che qualcuno, tra i nostri esperti, indica ancora la Cina come modello da seguire.

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