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Bonus Vacanze, ennesima beffa del governo di ‘promettopoli’. Albergatori infuriati!

Pubblicato il 12/05/2020 19:00 - Aggiornato il 12/05/2020 19:20

Sembrerebbe proprio che il governo non abbia cambiato meccanismo di intervento. 

Tra i provvedimenti previsti dal nuovo Decreto vi è il Bonus Vacanza per aiutare il settore turistico – alberghiero, che come viene definito dal ministro del Turismo Franceschini risulta “quello che ha pagato più duramente i colpi della crisi”. Nuovamente un intervento fantasma che suscita solo disapprovazione da parte degli operatori del settore. “Dagospia” riferisce che “più gli albergatori leggevano più si incazzavano”. Il provvedimento è talmente inaccettabile “che perfino la prudente Confindustria ha sollecitato tutte le associazioni di settore, con una nota formale, a scrivere al governo”.

Tutto il contrario di quanto invece considerato dal ministro, il quale nell’intevista che compare su “Il Corriere della Sera”, spiega che il bonus  “porterà nel comparto del turismo oltre 2 miliardi di euro diretti, oltre all’ indotto che creerà”. E che definisce “straordinario” e “tra i più importanti dell’ intera manovra”.

Il bonus fornirà agevolazioni fino a 500 euro per ciascun nucleo familiare che sceglierà di trascorrere le ferie in Italia. Le agevolazioni saranno rivolte alle famiglie con redditi medio-bassi, fino ai 35.000 e funzionerà su due diversi binari: per il 90% sarà uno sconto anticipato dagli alberghi o dagli altri operatori turistici, mentre il 10% sarà riconosciuto come detrazione nella dichiarazione dei redditi. Dunque, gli utenti potranno godere immediatamente di una riduzione del prezzo del soggiorno, mentre l’operatore turistico sarà rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione. 

Questa una tra le beffe-provocazioni che ha suscitato l’indignazione degli albergatori. Giustamente, come si può pensare che dopo tre mesi di lockdown, le strutture alberghiere o qualsiasi altro intermediario del settore turistico, come tour operator e agenzie viaggi, possano anticipare i soldi dei voucher?

Manca liquidità: per ripartire, per pagare i debiti contratti finora, per sopperire al mancato incasso dovuto al lockdown, per poter attuare gli investimenti necessari alla messa in atto delle procedure di sicurezza, per poter sopravvivere nonostante la diminuzione inevitabile degli incassi che ci sarà. 

Un altro provvedimento vuoto, che ha la presunzione di far ripartire il complesso sistema, poggiandolo su una struttura che alla base è vuota. Se non si inietta immediatamente liquidità vera nel circuito economico, tutto crollerà. 

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